Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Case di Ferrante, ed altri dei Gargiaria, vendute li 23 ottobre 1566 a Gio. Andrea Cavazza, rogito Andrea dal Gambero, il quale li 17 dicembre 1567 la rivendette a D. Camillo del fu Matteo Jelmi, per L. 2100. Rogito Galeazzo Bovi. Si dice essere sotto i SS. Sinesio e Teopompo, e sotto S. Nicolò degli Albari. Confina colla via pubblica, coi Fava da due lati anche mediante chiavica, e coi successori di Antonio Vasselli.
1632, 14 aprile. Camillo del fu Giulio Jelmi la cedette, col patto di francare questa casa vecchia e ruinosa, a Giacomo Maria del fu Guglielmo Fava, per L. 1800, rogito Camillo Canonici, e confinava a ponente la via dei SS. Sinesio e Teopompo, a mezzodì i beni del Seminario, a settentrione gli eredi di Ermete Gongola, e ad oriente i detti Fava.
Nel 1652 Archelao Jelmi là vendette definitivamente a Giacomo Fava. Rogito Francesco Maria Fiori. Nel 1716 il N. 1710 era dei Fava, e il N. 1711 dell’ ospitale della Morte.