Origine di Bologna

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Via Caduti di cefalonia 1 (N.1751)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Li 29 aprile 1368 D. Fernando Alvaro e D. Alfonso Fernandez comprarono per il Collegio di Spagna la metà di una casa verso mezzodì, per L. 190. Era posta sotto Santa Maria degli Oseletti, e confinava con Fixia Nobili, moglie di Giacomo Stupini, di sotto, con Gabrielle Mazzoli di sopra, colla via Calanchi a mattina, e colla via Gorgadello a sera. Quegli che la vendette fu un certo Grasso di Giacomo Grassi. Rogito Francesco d’ Aspettato da Cento.
1371, 6 febbraio. Don Pietro del Tragetto comprò per il Collegio di Spagna, da Fixia moglie di Giacomo del fu Bartolomeo orefice, la metà di una casa, per L. 300. Rogito Francesco Aspettati. Questa metà di casa era posta sotto Santa Maria degli Oseletti, e confinava cogli eredi di Giminiano di frate Giovanni de Belondina, con l’ altra metà già comprata dal Collegio, con Gorgadello davanti e colla via Calanchi di dietro. Fra i numeri 1751 e 1750 eravi un portone che chiudeva il vicolo altra volta comunicante coi vicoli Pini, communicazione ora (nel 1873) interrotta da quella parte.
Li 29 agosto 1558 Gio. Battista Bottrigari, gli ufficiali delle Moliture, Teodosio e Fulgenzio Zanettini, gli eredi di Fulgenzio del Pino, e i Sartorini, che avevano le loro case sotto Santa Maria degli Uccelletti, ottennero di chiudere un vicolo ingombro di immondizie, di niun uso pubblico, posto in faccia e di dietro alle loro case. Questa chiusura fu fatta mediante un portone a oriente e un altro a occidente. Atti dell’Ornato.
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