Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Stabile di Gio. Andrea di Baldassarre dei Mezzovillani, che li 20 dicembre 1492 vendette al dottor medico Nestore di Benedetto Morandi, per L. 1060, il quale è posto sotto S. Martino della Croce dei Santi, in confine della via pubblica a settentrione, di Francesco …ad oriente, di Francesco dal Sapone mediante androna, ad occidente, del collegio Ancarano a mezzodì.
1498, 22 maggio. Nestore Morandi compra da Annibale Grassi, Rettore di S. Martino dei Santi, una casa nella via dei Carbonesi, per L. 300. Rogito Achille Bovio. Confina Andrea Della Balla calzolaro, di sotto gli eredi di Stefano Bargellini mediante certa viazzola mozza, e di di dietro Tommaso marzaro. Dai Morandi passò ai Saraceni.
1510, 18 settembre. Essendo Giulio II in Bologna, furono alloggiati nella casa dei Saraceni due ambasciatori veneti. Nel 1532 Giovanni Saraceni, mercante, stava dalla Croce dei Santi.
Giulio di Rodolfo Saraceni fece con Marcantonio Droghi la seguente permuta li 4 dicembre 1606. Rogito Giovanni Battista Rossi. Vedi Pugliole di S. Margaritta N. 1385.
Giulio di Rodolfo Saraceni fece con Marcantonio Droghi la seguente permuta li 4 dicembre 1606. Rogito Giovanni Battista Rossi. Vedi Pugliole di S. Margaritta N. 1385.
Il Saraceni riceve una casa sotto S. Arcangelo, abitata dal Droghi, la quale confina colla strada da due lati, con Porfirio Linder, e con Lodovico Benassi, in prezzo di L. 14580, più una casetta sotto la Baroncella in confine di Giulio Cesare e fratelli Ercolani, valutata L. 2822.
Il Droghi ebbe dal Saraceni due case contigue sotto S. Martino nella via Croce dei Santi. Confina ad oriente certo vicolo chiuso ed i beni Carbonesi, a mezzodì, ossia di dietro gli stessi Carbonesi, l’ orto e casa Campeggi, a ponente Giuseppe Dosi. Queste due case furon aggiudicate del valore di L. 27302, e cioè L. 9900 più di quelle date ai Saraceni. Rogito Gio. Battista Rossi del 4 dicembre 1606. Quantunque la famiglia Droghi sia moderna, pure vi ha disparità di opinioni sulla sua origine. Alcuni la vogliono derivata da Parma, ed esercente la mercatura di seta; altri la credono ungherese e di bassa derivazione ; checchè ne sia, è però certo che Leone di Marcantonio, fatto cittadino bolognese li 25 gennaio 1566, ebbe in moglie Lodovica di Leonardo Sighicelli, e ciò prova che era di condizione distinta. Lorenzo Leone di Bernardino, canonico di San Pietro, ultimo dei Droghi, mori li 10 gennaio 1782, il quale con suo testamento del 6 febbraio 1781, a rogito Annibale Brusa, lasciò erede Giuseppe e Cristoforo del dottor Cristoforo di Costantino Teggia di Sassuolo, e di Laura di Bernardino Droghi di lei sorella. I Droghi avevano già venduta questa casa a Sebastiano Antonio d’ Alessandro Trombelli dottor di medicina, oriundo di S. Agata, la cui unica figlia ed erede, Rosanna, sposò Arcangelo Chiesa, o Dalla Chiesa, di Cento, il quale nel 1765 la vendette per L. 10500, a Carlo Gioanetti della famiglia del Cardinale, come da Rogito Giacomo Bertuccini.