Origine di Bologna

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Via Santo Stefano 130 (N.31)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa con orto venduta da Vincenzo di Sebastiano Franceschi li 13 agosto 1648 a Francesco di Antonio Jussi per L. 4000. Rogito Camillo Franchi. Confinava con Antonio Copardi, cogli eredi di Gio. Francesco Panzacchia, e coi beni dei Catecumeni.
1738, 11 marzo. Giacomo e Antonio, Fratelli Gotti, comprarono da suor Matilde e sorelle Zamboni, una casa dal Baracano, a rogito Antonio Nanni, che sembra quella che fu già Jussi, e l’unirono a quella dei Cuppardi da loro ereditata per testamento da Antonio Cupardi del 25 settembre 1662, col quale lasciò erede Geminiano suo figlio, e questi mancando senza successione, nominò il P.D. Cupardi altro suo figlio, canonico di S. Giovanni in Monte, e dopo la di lui morte passò l’ eredità a Virginia in Galeazzo Barozzi, a Benedetta caso sia al secolo, e a Chiara in Giacomo Gotti, metà alle due maritate, e metà alla nubile.
Chiara Copardi fu madre del Cardinale Vincenzo Gotti, domenicano.
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