Origine di Bologna

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Home / Elenco vie / Strada Sant'Isaia / N.508

N.508

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa nobile dei Gozzadini del ramo di Testa di Castellano, discendente dal famoso Nane.
Il cardinal Giovannì Gozzadini e Camillo senator VII, celebre al tempo dei Bentivogli e di Carlo V, furono di questa discendenza.
La suddetta casa passò ai Roffeni, e li 14 marzo 1551 Gio. Battista ottenne suolo pubblico per il portico della sua casa in strada Sant’ Isaia, lungo piedi 72, presso il portico dell’ospizio dei Certosini, e presso quello di Giulio Mascherini a oriente.
Li 15 febbraio 1568 Sebastiano Palmieri da Affrico comprò una casa grande con orto, colombara e due casette annesse in strada e parrocchia di Sant’ Isaia, in confine di Giulio Mascherini a levante, delle suore di S. Lodovico a settentrione, e dei monaci Certosini a ponente, vendute da Gio. Battista del fu Domenico Zucconi, alias Roffeni, per L. 11000.
Il detto Sebastiano li 29 luglio 1577 compiò da Ottaviano, Giulio Cesare, ed altri dei Mascarini, una casa con orto in via Sant’Isaia, rimpetto al Frassinago, per L. 1900. Rogito Tommaso Passarotti.
L’ acquirente fabbricò ed ornò la facciata e il giardino.
Sebastiano d’ Achille Palmieri Bocchi, morto li 26 novembre 1716, lasciò una sola figlia ed erede, Ippolita Maria Teresa maritata nel conte Pier Francesco del conte Gio. Gaudenzio Cima di Rimini, a cui portò coll’eredità del padre questo stabile. Morì li 5 settembre 1738.
Nel 1827 questo stabile fu comprato dallo spedizioniere Facchini che lo risarcì.
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