Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Orsi
Rimodellato su disegno di Antonio Morandi detto il Terribilia (1549-64), conserva nella facciata porticata una loggia della fine del XV secolo. All’interno si trova una scala settecentesca di A. Bonetti nel gusto bibienesco, con una Vergine di D. Piò, autore anche dell’Ercole nel fondale prospettico del cortile (1775). Al piano nobile sale affrescate da A. Bonetti e D. Zanotti con rilievi in stucco sempre del Piò (1776).
Indirizzo:
via San Vitale, 28
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Pretendono alcuni che quivi fossero le case della famiglia nobile Bagnaroli, che diede il nome alla vicina strada, e che fioriva fino nel 1195. Gli Orsi però vi avevano il loro domicilio da remotissima età, anzi alcuni vogliono che abbiano sempre abitato in Strada S. Vitale, e che nel 1289 fossero della cappella di Santa Tecla dei Guezzi. La sola notizia che siasi rinvenuta sul suolo di questo stabile è la permuta seguita li 2 luglio 1425, colla quale Giovanni Malvezzi cedette a Giacomo Ursi due case contigue con due orti, due corti e due pozzi, poste sotto la cappella di S.Vitale. Rogito Paolo Orsi. (Vedi Strada S. Donato). Questo palazzo con due porte fu fabbricato da Vincenzo, Gio. Battista, Giacomo e Alessandro, fratelli Orsi, nel 1549, altri dicono nel 1564. L’antichissima famiglia Orsi era diversa affatto dai Caccianemici dell’Orso. Quelli negli istrumenti sono sempre chiamati de Ursis, e gli altri de Urso. Le loro armi diferivano in questo che i Caccianemici avevano un orso nero in campo bianco o d’argento, e gli Orsi avevano un orso d’ oro in campo azzurrocontornato di rosso sparso di bisanti d’oro, ed alcuni aggiungevano l’aquila imperiale. I Caccianemici erano magnati, e gli Orsi popolani. Qualcuno ha preteso che fosse un ramo degli Orseoli di Venezia, e che nel 1193 fossero demolite le loro case e torri. Nel 1160 sembra che fosse nominato un Orsi quando seguì la consegna dell’immagine della B.V. di S.Luca fatta dall’eremita. Nell’atto si legge Angelettus de Ursis. Ma comunque sia gli Orsi erano nobili e antichi, e lacopo d’Alberto è il primo di cui si abbia memoria nel 1179. Questa famiglia che fu molto diramata, era ultimamente ridotta a due soli colonnelli.
Dalla Graticola di Bologna di Pietro Lamo (XVI secolo)
E a mano destra poco più su v’ è il palazzo degli Orsi gentiluomini bolognesi, ed è una bella architettura.