Dai Cartigli del Comune di Bologna
Nell’interno lo scalone è opera di Alfonso Torreggiani (1769) con Madonna in stucco di Andrea Ferreri.
Indirizzo:
via San Vitale, 55
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Stabile che dicesi sia stato dei Boncompagni.
Nel 1551 era di Giulio Cesare Fasanini, e nel 1573 del di lui figlio Cesare Socio, del quale furono eredi i Bargellini e Domenico di Battista Prati, come risulta da una memoria in data 21 marzo 1586, nella quale è detto essere questa casa in Strada S. Vitale sotto la parrocchia di S.Leonardo, e confinare collo stesso Prati, e col Bargellini.
Fu valutata L. 16000.
I Prati finirono in Giulio canonico di S.Petronio morto li 11 ottobre 1702.
1630, 23 agosto. Alessandro e Marcantonio Perrazzini possedevano questa casa come risulta da un rogito di Alessandro Monticelii. Confinava coi Tortorelli di dietro, coi Fiubba e cogli eredi del dott. Monticelli.
I Perrazzini, o Perracini, terminarono in Gentile di Giovanni, moglie di Guido de’ Buoi, la cui figlia Lucrezia si maritò in Benvenuto Valeriani, che assunse il cognome Perracini, e finì la sua discendenza in Pellegrino di Giovanni Matteo Valeriani, alias Perracini, morto nel 1734. Passò ai Broglia, che la restaurarono nel 1769, dei quali la contessa Maria di Luigi Broglia, ultima della sua famiglia, la portò per eredità al generale