Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Fantuzzi
La facciata, costruita a partire dal 1521 per volere di Francesco Fantuzzi, forse su progetto del Formigine ma attribuita anche al Peruzzi o al Serlio, è scandita da semicolonne bugnate; la decorazione con elefanti allude allo stemma della famiglia. Nell’interno si conserva un monumentale scalone progettato da Paolo Canali nel 1680 con statue di Gabriele Bunelli. Al piano nobile salone d’onore con “prospettive” di Francesco Galli Bibiena (1684) e sala con affreschi di A. M. Colonna.
Indirizzo:
San Vitale , 23
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Il Palazzo senatorio Fantuzzi contornato da tutte le parti da strade.
1466, 5 maggio. Nascimbene e Petronio, fratelli Maranini, promisero di vendere a Guido e a Rinaldo, fratelli Zanchini, una casa posta in Strada e parrocchia S.Vitale, per L. 2700. Confinava con Gregorio Sabadini e colla via da tre lati. Rogito Baertolomeo Panzacchia.
Questa vendita fu stipulala dai Maranini li 27 dicembre 1467 a rogito Alessandro Bottrigari.
1467, 18 marzo. Gregorio Sabatini vendette la sua casa ai suddetti Zanchini, per L. 567 d’argento. Confinava coi compratori da due lati e con Melchiorre Negri. Rogito Alessandro Bottrigari.
1481, 25 ottobre, Barlolomeo e Agostino, fratelli Terzi, alias Negri, vendettero a Giovanni, Floriano e Nicolò, fratelli Zanchini, e a Filippo e Gio. Francesco loro cugini, una casa con orto posta sotto S.Vitale presso detti compratori e Giovanni Bolognini, per L.184 d’argento. Rogito Alessandro Bottrigari.
1484, 2 gennaio. Giovanni Bolognini vendette ai suddetti Zanchini, mercanti da seta, una casa con corte, per L. 300 d’ argento. Era posta in Strada S.Vitale, e confinava coi compratori e con Antonio Franchini. Rogito del detto Alessandro Bottrigari.
1498, 14 luglio. Guido di Floriano di Guido Zanchini e Isotta del fu Carlantonio Fantuzzi, moglie di Filippo del fu Rinaldo Zanchini, vendettero a Francesco del fu Carlanlonio di Francesco Fantuzzi, la casa da loro abitata, posta in cappella dei Santi Vitale ed Agricola, in confine di Strada S.Vitale, della via del Iusto e di quella che andava a S. Michele dei Leprosetti. Più due casette, una delle quali era posta in Strada S. Vitale, e confinava colla detta casa grande, con quella di Antonio Franchini, e di dietro coll’altra di Floriano Fantuzzi. La seconda di dette casette era posta nella via che andava a S. Michele dei Leprosetti dirimpetto alla casa degli eredi di Barlolomeo Ruffini, alias della Ragazza, e presso la casa grande dei Zanchini e del suddetto Floriano Fantuzzi. Il tutto fu pagalo L.7846 di Bolognini d’ argento. Rogito Galeazzo di Giovanni Fossavecchi, Barlolomeo Zani e Lorenzo di Ugolino Benacci.
1517, 11 settembre. Il Senato concesse suolo pubblico a Francesco Fantuzzi per la sua casa grande in Strada e parrocchia di S.Vitale, che confinava con detta strada davanti, con altra strada a mezzodì, e con altra detta delle Belle donne a ponente.
Nel 1521 il palazzo Fantuzzi confinava con quattro strade e con i Guidolti successori Franchini.
1521, 16 gennaio. Testamento del senator Francesco del fu Carlantonio Fantuzzi, nel quale si ricorda che egli aveva comprato la casa di Giovanni Franchini, posta parte sotto la parrocchia di S.Vitale e parte sotto quella di S.Michele dei Leprosetti. In questo testamento obbliga i suoi eredi, se detta fabbrica non fosse terminata alla sua morte, a spendere ogni anno ducati 200 d’oro della sua eredità pel compimento della medesima. Rogito Andrea Bue e Ippolilo Fronti.
Morì egli li 25 aprile 1533.
1525, 8 novembre. Francesco di Carlantonio Fantuzzi comprò da Aurelio e da altri dei Guidotli, successori Franchini, una casa posta sotto S.Vitale, per L. 5300. Confinava con Strada S.Vitale, con altra strada a occidente, e dalle altre parti col compratore. Il Lamo dice che la facciata fu creata da Francesco Fantuzzi con disegno del Formigine.
Si crede che i Fantuzzi, oriundi di Treviso, venissero a Bologna col cognome Fabbri, e che abitassero sul principio nel territorio bolognese e acquistassero ampi terreni in quella parte ove è il comune detto anche in oggi Ca’ de’ Fabbri. Vennero poi a Bologna, e le prime loro case le ebbero in faccia alla chiesa di Santa Maria della Mascarella. Presero poi il cognome Fantuzzi forse da un Fantuzzo Fabbri detto anche Fantuzzolo, o Tuzzolo di Guido, dottor in leggi, morto li 18 dicembre 1328, e sepolto nella Mascarella.
I Fantuzzi legittimi tanto della discendenza di Riccardo di Fantuzzo di Giulio, quanto di quella di Guido di Fantuzzo di Giulio, sono estinti. La prima terminò nel senalor Francesco di Filippo morlo nel 1749. La seconda finì in Scipione di Antonio che fioriva nel 1520. Conlinuò però il primo ramo legittimato dei discendenti di Ridolfo di Ippolito di Pasotto, e terminò il secondo, detto dei Fantuzzini, che abitava nei Vignacci da S.Domenico, nel senator Giovanni di Scipione morto li 13 giugno 1799, il quale discendeva da Girolamo del suddetto Scipione, che lasciò erede il conte Antonio Ceretoli di Parma, in causa di Francesca Leonarda del senator Scipione Fantuzzi moglie del conte Tarquinio Ceretoli, morta li 30 agosto 1794, ma dopo lungo giudizio il fidecommesso di Pasotto passò nel ramo ancor vivente di Ridolfo di Ippolito.
Dalla Graticola di Bologna di Pietro Lamo (XVI secolo)
E più su verso la piazza vi è il palazzo dei Fantuzzi nobili gentiluomini bolognesi, fatto di buona architettura. La fece fare messer Francesco Fantuzzi, e l’ architetto fu il Formigine, ed è di archilettura. . . . . .