Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa di tre archi e sostenuta da quattro pilastri. Apparteneva a Costanzo e fratelli Gabrielli, e da essi fu venduta ai fratelli Alessandro e Francesco, figli del fu Alessandro Campagna, per L. 11000. Rogito Cesare Fasanini delli 4 maggio 1566.
Nel 1597 la chiamavano casa grande dei Campagna, e ciò perché questa famiglia vi abitava.
In un inventario fatto a rogito di Galeazzo Bucchi, in data 13 agosto del precitato anno, fu valutata L. 19206. In detto inventario è detto esser posta sotto S.Michele dei Leprosetti, e confinare con detta chiesa a mezzodì, cogli eredi di messer Antonio dal Coltello, con un vicolo pubblico, cogli eredi di Teseo Bolognetti, e colla rimessa di questa ragione.
Un rogito di Domenico del fu Giovanni Baldini in data 17 settembre 1650 Ia descrive come casa posta in via e parrocchia S Vitale, in confine di detta via da una parte, di un vicolo che era fra questa casa e il palazzo del fu Emilio Fantuzzi dall’altra, dei Coltelli da altro lato, e di un vicolo esistente fra questa casa e le stalle dei Bolognetti dal lato di dietro.
I Campagna furono mercanti facoltosi, e discendevano da Alessandro di Cesare, che esercitava l’arte del merciaio nel 1531. Questa famiglia finì in Giulia monaca professa in Santa Catterina di Strada Maggiore, il testamento della quale, fatto li 26 gennaio 1696, fu aperto li 3 febbraio 1697; con questo lasciò erede il monastero, con obbligo di monacare alcune zitelle gratis.