Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa dei Crescenzi, famiglia estinta. Camilla di Crescenzio Crescenzi, vedova di Plinio Tomacelli, viveva nel 1606, e sembra esser stata l’ultima di questa antica famiglia. Lodovico Crescenzi fece fare il portico di pietra e la facciata nel 1492.
Li 20 giugno 1518 apparteneva ad Ercole e Girolamo fratelli, e figli del fu Lodovico Crescente Poggi, nella divisione dei quali, seguita sotto la data suindicata, toccò a Girolamo, come da rogito di Gio. Battista Bue, nel quale si descrive per casa grande posta sotto la parrochia di S. Donato, presso Alessandro Albertuzzi a mezzodì, presso una via a settentrione, e presso un’ altra via di dietro e all’occaso. Pare che dopo i Crescenzi ne sieno stati proprietari i Boschetti. L’ acquistò poi Marsiglio Zaniboni, al quale, li 27 maggio 1636, l’Ornato concesse di far il portico davanti la sua casa in Strada San Donato. Il dottor in legge Giuseppe Maria, nipote ex figlio del suddetto Marsiglio, la vendette li 10 giugno 1675, per L. 25000, al capitano Gio. Battista Zanchetti. Rogito Antonio Bertolotti.
Traslocati i Zanchetti a Ferrara, vendettero questo stabile al generale Enea del senatore Francesco Caprara nel 1784 per L. 30000, il quale spese molto in risarcimenti cominciati in marzo del 1786, e levò il stracantone che era nell’ ultimo arco del portico dalla parte della chiesa di S. Donato, pagando all’ Ornato L. 50. Morì egli in Roma li 12 settembre 1793 lasciando erede la di lui moglie Paola Zane veneta, che si rimaritò col priore Giuseppe del senatore Ulisse Gozzadini. La detta casa la vendette poi li 18 giugno 1800 al marchese Paolo del senatore Muzio Spada, dalli cui eredi testamentari è oggigiorno posseduta. Nel confine verso Porta vi erano due scudetti con tre fasce per ciascuno.