Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Gotti
L’edificio, già appartenente ai Fongarini, fu acquistato nel 1780 dal notaio Pio Gotti. Venne completamente trasformato da Angelo Venturoli (1791) al quale si devono la facciata, l’atrio e il monumentale scalone, decorato da sculture in terracotta di Bonaventura Furlani.
Indirizzo:
via Zamboni, 34
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che aveva colonne di legno, e che si pretende aver appartenuto agli antichi conti di Panico, e probabilmente dopo loro ai Bentivogli.
1579, 5 gennaio. Era di Girolamo del fu Pietro Ghirardelli. Rogito Alessandro Chicca. Passò ai Padovani oriundi da Forlì, trasportati a Bologna nel 1576 da mastro Alideo famosissimo dottor di Filosofia e medicina, morto li 27 gennaio 1576. Francesco, morto li 10 febbraio 1715, instituì un fidecomesso sostituendo Elisabetta sua sorella maritata in Fongarini, e loro portò questa casa. Morto D. Lorenzo Fongarini di lei nipote, nel 1776, l’eredità Padovani passò ai Lambertini famiglia cittadina discendente da Orsola Padovani, poi a Brighenti che la vendette nel 1780 al notaro Pio Colti, e a Clemente Fabbri ministro del negozio Facci, che oltre una somma assunsero di passare annualmente una castellata ai Mendicanti, perchè il fldecomittente obbligava gli eredi ad abitare questa casa, e non abitandola, di pagare la detta castellata. Lodovico del detto Pio Gotti, rimastone padrone assoluto, la risarcì notabilmente e ne fece la facciata. Ultimamente era del dottor curiale Taruffi dai Bagni della Porretta.