Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dai confini rilevati dai suddetti rogiti al numero 2590, si è veduto che gli eredi di Ercole Bentivogli e Giovanni II Bentivogli vi confinavano. È certo che Michele di Bente abitava nel 1365 sotto Santa Cecilia in Strada S. Donato, e che la sua casa ne aveva una posteriore in confine del Borgo della Paglia, degli eredi di Panino Bentivogli, e di Nicolò Prandini. Non è quindi fuori di proposito il credere che questa casa, e probabilmente anche l’ annessa N. 2593, appartenessero a quell’ illustre famiglia, come pure da alcuno si crede aver appartenuto dopo ai Barbadori, ma passando a notizie positive è certo che li 4 febbraio 1622 era di Giulio Fasanini, ed è qualificata per grande, del valore di L. 20000, posta in Strada S. Donato sotto la parrocchia di Santa Cecilia. Rogito Carlo Bosi.
1623, 4 luglio. Compra Bartolomeo del cav. Scipione Bottrigari, da Giulio Ascanio e Filippo Maria del fu Aurelio Fasanini, una casa sotto Santa Cecilia in Strada S. Donato, per L. 12000. Confina Lodovico e Fratelli Zenzifabri, Alideo Padovani, i Pollicini di dietro, ed i Piatesi. Rogito Antonio Malisardi.
1640, 10 gennaio. Scipione Bottrigari vende a Giacomo Dal Ferro una casa con orto e stalla in Strada S. Donato sotto Santa Cecilia, per L. 22000. Confina Lodovico Zenzifabri, i Padovani, e di dietro i Policini e Periteo Beliossi. Rogito Costantino Mattioli.
Nonostante la suddetta vendita si trova però posseduta nel 1715 da Scipione di Giulio Bottrigari morto li 14 gennaio 1755, ultimo del suo ramo, che lasciò erede il conte Giovanni del senatore Scipione Fantuzzi. Questo stabile lo aveva però vitalizzato al dott. Bartolomeo Landi sindaco della Mensa, che lo restaurò e ne rimodernò la facciata, poi lo vendette nel 1767 a Tommaso Becchetti sartore, per L. 16500, il quale nel gennaio del 1768 l’alienò per lire 17300 a Savino Savini, che nel 1769 vi pose nella facciata la ringhiera. Bruciò il primo dì di quaresima del 1823.