Origine di Bologna

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Via Zamboni 27 (N.2502)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa con altra contigua al N. 3109 di Belmeloro, che Gualterotto del fu Pietro Antonio Bardi da Vernio, vendette li 27 settembre 1547 a Giulio Gesare del fu Pirro Malvezzi, per L. 6800. Rogito Bartolomeo Algardi, Alberto Budrioli, e Cesare Gerardi. Si dicono poste sotto Santa Cecilia, in Strada S. Donato, nell’ angolo di due strade, in confine dei Campanazzi e dei Malvezzi. Queste case eran state vendute li 7 luglio 1531, da Antonio de’ Campanazzi dottor in leggi, e da Francesco d’ Alessandro Campanazzi, al suddetto Bardi, come da rogito di Nicolò Mellini da Casio. Li 23 novembre 1665 il marchese Sigismondo Malvezzi l’assegnò alla di lui figlia Chiara Beatrice, vedova del conte Teodoro Pendasi, in prezzo di L. 17077, 14, ma dopo la di lui morte ritornò alla famiglia senatoria Malvezzi. Il vecchio portico con colonne di macigno canellate, che indicavano il principio di fabbrica cospicua, fu rinnovato che non son molti anni.

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