Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Malvasia
In origine dei Fantuzzi, passò poi nel 1535 ai Malvasia che costruirono la facciata, nei modi del Formigine, rispettando il portico quattrocentesco. L’elegante scala tortile fu realizzata da Gian Carlo Sicinio Bibiena (1750 c.) e decorata con statue in stucco di Sisifo e Minerva eseguite da Filippo Scandellari.
Indirizzo:
strada Maggiore, 22
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Si trova che li 20 luglio 1367 Bartolomeo Zani comprò da Bernardino Mengoni due case in Strada Maggiore sotto S. Michele de’ Leprosetti, pagate L. 5000 ma pare uno sbaglio, e forse saranno L: 500. Rogito Rolando Barone. Questo contratto pare applicabile a questo stabile.
1428 1 maggio o marzo. Casa di Riccardo Fantuzzi erede di Nicolò Fantuzzi posta nella cappella di S. Michele de’ Leprosetti. Confina con la via pubblica da due lati (e cioè Strada Maggiore e il vicolo di S. Michele che va a strada San Vitale, mediante la casa venduta poi da Gio. Battista Banzi successore di Scipione Fantuzzi al dott. Vincenzo Paleotti — Vedi il N. 244) gli altri confinanti erano gli eredi di Giovanni Calpine e gli eredi di Colacinta Sabbadini. Aveva il predetto Riccardo anche una casetta annessa alla suddetta che confinava cogli eredi della detta Sabbadini, la qual casa fu già venduta al detto Riccardo Fantuzzi da Nicolò Beroaldi rogito Domenico Cultri. La casetta era venduta ad Andrea Speciale alla Colomba per L. 110.
1431 28 agosto. La casa di Lodovico, Benedetto, e Rizzardo Fantuzzi sotto S. Michele de’Leprosetti confinava la via pubblica da due lati, rogito Nicolò Beroaldi. Era enfiteutica del capitolo di S. Pietro al quale pagavano annue L. 11.10. Avevano altra casa annessa in confine di Petronio Bornioli.
1448 11 gennaio. Gio. di Fantuzzo Fantuzzi comprò da Gabrielle Paltroni una casa sotto S. Michele de’Leprosetti per L. 525. Rogito Paolo Frigerini, in confine di Ercole Fantuzzi di Giacomo, di Martino Seta, di Gio. Manzolino notaro, di Cristoforo Bellabusca notaro abitante in strada S. Vitale, casa che poi fu dei Bibiena, con una cloaca di dietro.
Gio. di Fantuzzo Fantuzzi nel suo testamento fatto li 11 febbraio 1460 a rogito di Lodovico da Casale da Baisio diocesi di Reggio proibisce di vendere al sua casa grande in Strada Maggiore sotto la piazzetta di S. Michele de’ Leprosetti in confine dei Manzolini, e dei Gessi Orefici, come pure l’ altra casa posteriore alla detta grande. Nonostante questo divieto Scipione d’Antonio Fantuzzi la vendette il 3 aprile 1535 ad Antonio Galeazzo, e fratelli, e figli di Napoleone Malvasia per L. 7000 rogito Guido dalla Nave, e Tommaso Ruggeri. Estintosi il suddetto ramo Malvasia detto di Cornelio fu ereditata da quello di Antonio Galeazzo che vi dimorò finchè il senatore Cesare traslocò la sua famiglia nel palazzo Manzoli da S. Donato.
Li 30 dicembre 1771 fu comprata da Filippo terzogenito Savini per L. 18500 rogito Zenobio Egidio Teodori. Fu poi posseduta dal conte Giuseppe del fu senatore Lodovico Segni.