Origine di Bologna

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Strada Maggiore 36 (N.238) Casa Oselletti

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Stabile giudicato dal Masini per quello degli Occelletti, o Uccelletti, la cui torre posta in Strada Maggiore egli vuole che abbia servito di carcere a S. Agricola dei Papazzoni prima del suo martirio. Potrebbe essere che gli Uccelletti abbiano avuto qui le loro case, ma che la torre esistesse ai tempi di S. Agricola è mera favola. Le torri dei privati cominciarono in Bologna ad innalzarsi non pochi secoli dopo il martirio del nostro santo concittadino.

Nuovo numero 36
Strada Maggiore 239

1415 10 agosto. Romeo del fu Francesco Fava sive Rameggia compra da Taddea del fu Tommaso di Gerardo Mogli moglie di Nicolò di Simino Gozzadini una casa grande sotto S. Michele de’ Leprosetti in Strada Maggiore per L. 800. Si sospetta che fosse un patto di francare.
1428 17 aprile. Antonio del fu Pietro Rameggia alias della Fava comprò da Carlo del fu Pino o Pirro Gozzadini una casetta di larghezza piedi… dal muro alla metà della torre ivi contigua e di lunghezza da Strada Maggiore sino al terreno vacuo esistente vicino e dopo detta casetta posta sotto S. Tommaso della Braina. Confina col detto terreno vacuo, con la detta torre e cogli eredi del fu Nicolò Gozzadini.
Comprò pure cinque delle sei parti per indiviso coi Gozzadini di certo terreno vacuo esistente dopo detta casetta, ed anche di piedi 8 e oncie 6 di lunghezza fino all’orto di Taddea Mogli vedova di Nicolò Gozzadini posto come sopra. Confinava la detta casetta, la predetta torre, la citata Taddea, e i sumenzionati eredi Gozzadini, non che Lodovico e Segurano da Villanova per L. 80. Rogito Antonio Castellani.
1430 29 gennaio. Lodovico e Segurano Villanova quali eredi del fu Bene detto del fu Rizzardo Caselli vendono una casa a Nicolò di Pietro Fava per L. 395. Confina i Papazzoni da sera e di sotto, più le stanze esistenti nella torre contigua. Rogito Antonio Castellani.
1472 29 febbraio. Catterina di Francesco Montecalvi moglie di Bartolomeo Piatesi, Diletta Montecalvi moglie di Ghinolfo Bianchi, e Francesco Montecalvi loro padre comprano da Fabrino, e Gio. Battista del fu Fabiano Mantachetti tre delle quattro parti di una casa posseduta per invito dei compratori posta in Strada Maggiore sotto S. Tommaso della Braina in confine di Bernardino Gozzadini, e di Giovanni Papazzoni da due lati, per L. 840. Rogito Bartolomeo dei Rossi, e Bartolomeo Sattuno.
1477 20 gennaio. Catterina Montecalvi Piatesi, e Diletta sua sorella moglie di Ghinolfo Bianchi vendono a Bernardo Gozzadini le loro ragioni sopra una casa in Strada Maggiore sotto S. Tommaso della Braina per L. 840. Confinava come sopra. Rogito Alessandro Cuvialti, e Alessandro Bottrigari.
Nel 1557 questo stabile composto poi delle due case Villanova, e Montecalvi fu di Giacomo e Filippo Cancellieri, poi degli Accarisi. Arnaldo e Gottifredo Accarisi lo vendettero ai Riari proprietari del N° 239, e di poi ha seguito sempre la sorte del predetto numero.


Torre Oselletti

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