Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa e convento di religiose minori osservanti di Santa Chiara dette volgarmente capuccine.
La fondazione di questo monastero è dovuta a Ginevra di Vincenzo Santamaria, vedova ed erede di Alessandro Bargellini, morta li 17 luglio 1655.
Li 22 settembre 1627 comprò essa, a rogito di Giulio Cesare Beltrami, una casa d’Ippolito Conventi, per L. 7000, alla quale unì la donatagli il primo ottobre 1627 dalla marchesa Giulia di Gio. Paolo Pepoli, come da rogito di Giovanni Turchetti.
Edificò Ginevra una piccola chiesa dedicata alla natività di Maria Vergine, e con alcune compagne si rinchiuse nell’ annesso locale, facendo donazione di tutte le sue, facoltà, come apparisce da rogito di Gio. Battista Balzani e Giovanni Bertolotti delli 11 marzo 1628, al nuovo istituto, che prosperando, potè fabbricare poi l’attual chiesa aperta li 8 settembre 1641, e dilatare il monastero, trovandosi che li 27 marzo 1644 il Senato permise di fare il muro di clausura lungo piedi 378 cominciando dalla casa dell’ ortolano coll’ occupazione di piedi 6 1/2 di suolo pubblico in larghezza e di piedi 35 in lunghezza, lungo la via di borgo Rondone fino all’ angolo del vicolo che va alla via degli Apostoli dove occuparono piedi 14 quadrati.
Le monache furon traslocate nel monastero degli Angeli nella Nosadella in settembre del 1806, poi abbandonarono l’abito li 12 luglio 1810.
Instituita una nuova parrocchiale nella vicina chiesa delle Convertite fu trovata più addatta quella delle Capuccine, dove fu traslocata nel 1808.
A riserva dell’ abitazione per il parroco tutto il resto del convento fu comprato dal conte Antonio Aldini a rogito Giudici notaro di Milano delli 8 novembre 1813, dal quale passò al banchiere Bignami pure di Milano.
L’orto è di Tornature 3.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Santa Chiara o SS.ma Natività di Maria Vergine.
Convento di Capuccine dell’ ordine dei Minori Osservanti, posto nella Strada delle Lamme.
Nel 1627 fu fabbricata la chiesa sopra due case, l’una comprata per L. 7000 da Ippolito Conventi il 22 settembre a rogito Giulio Cesare Bettini, e l’altra donata dalla marchesa Giulia Pepoli a rogito Ottaviano Turchetti del primo ottobre. Fu poi rinnovata con architettura di Francesco Martini, e aperta l’8 settembre 1641.
Queste monache furono poi traslocate nelle suore degli Angeli.
Nel 1807 questa chiesa fu destinata alle funzioni parrocchiali col titolo de’ Santi Giacomo e Filippo in Santa Chiara delle capuccine.
Nel finire del marzo del 1800 queste monache furono soppresse, ma i loro beni erano già stati demaniati l’8 giugno 1805.
Dopo la traslazione delle monache negli Angeli fu destinato questo locale per la scuola del genio. Negli Angeli, monastero già sgombro, vi passarono nel 1806.
L’ 11 ottobre 1807 questo bellissimo monastero fu adattato a caserma per i Francesi.