Origine di Bologna

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Via delle Lame 26 (N.206)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa di quattro archi, che sembra possa aver appartenuto ai Conventi nel 1624, poi ai Paganelli di Camerino, dei quali Vincenzo fu marito della così detta Turca dei Paleotti.
Del 1715 era del monte di Pietà, poscia del dottor Germano di Domenico Laurenti sindaco di Reggimento, indi in parte dei due celebri medici dottor Giuseppe e dottor Germano, padre e figlio Zanatti, detti Azzoguidi, siccome eredi Laurenti in causa di Rosalia Laurenti moglie del suddetto Germano.
Ultimamente apparteneva agli eredi degli Azzoguidi e di Matteo Brentazzoli.
L’ antichissima e nobile famiglia Azzoguidi conta Pietro famoso rettorico molto amico del Petrarca, che fioriva nel 1303, e il famosissimo dottor in leggi Taddeo di Macagnano, capo partito, morto all’ improvviso li 28 giugno 1416, la cui discendenza fini in Pietro di Nicolò suo nipote ex filio.
Melchiorre di Baldassarre notaro testò nel 1555, e addottò Valeriano Benedetti marito di Costanza sua figlia ed ultima degli Azzoguidi.
I Benedetti si estinsero sul finire del secolo XVI in Ippolita del predetto Valeriano, moglie di Antonio Maria Zanatti, che portò al marito l’ eredità Azzoguidi.
Da Giacomo Lodovico del predetto Antonio derivarono due rami, quello d’ Emilio vivente nel 1656, e terminato nel predetto dottor medico Germano, e quello di Filippo che continuava a sussistere anche ultimamente in Livia di Giuseppe, vedova del dottor in leggi Fabbri oriundo della Baricella.
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