Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa e monastero di canonichesse Lateranensi dette di S. Lorenzo.
Nell’Archivio delle suore di S. Lorenzo evvi un istrumento di compra fatto li 9 ottobre 1273 dalle suore di S. Lorenzo.
1299, 6 giugno. Frate Orio della Superba, sindaco delle signore di S. Lorenzo, compra da Tommaso di Giovanni, sindaco e procuratore del Comune di Bologna, una pezza di terra di 42 chiusi, e la terza parte di un altro chiuso del terreno di esso Comune di Bologna, posto nel quartiere di Porta Procula fra il serraglio di Strada Castiglione e quello di Strada S. Stefano per quanto si estende il quartiere di Porta Procula, per L. 42, soldi 6 e denari 8. Rogito Albonello Alberghi.
1299, 15 settembre. Tommaso (pare il precitato Tommaso di Giovanni sindaco) vende a Giacomo Zogolli, della cappella di Santa Lucia, un casamento di pubblico terreno del Comune di Bologna, posto fra il serraglio di Strada Castiglione, dal lato presso il detto ponte, il qual terreno l’ebbe in enfiteusi dal Comune Francesco, o Fico di Simone della cappella di S. Rimedio, con tutto il murello di detto ponte, per 14 lire e 10 denari. Rogito Alberto di Giacomo.
1408, 1 febbraio. Donazione di Pietro del fu Giacomo falegname alla compagnia della Croce di quattro case con corte e orto, poste sotto Santa Lucia, presso le suore di S. Lorenzo da due lati, le quali case con corte ed orto sono del valore di L. 300 e devono godersi dai poveri che saranno nominati dall’ Inquisitore e dagli ufficiali della compagnia della Croce. Rogito Pietro Garelli e Lodovico Codagnelli.
1428, 13 novembre. Le suore di Sant’ Orsolina delle Vergini, già degenti fuori Porta S. Vitale in causa della guerra, abitavano in Bologna sotto S. Gio. in Monte, e partitamente nella casa di Tommaso Cecca nella piazzola di S. Gio. in Monte. Rogito Pietro Piccolpassi.
1429, 11 gennaio. Testamento di Lucrezia Salicetti che istituisce sue eredi universali le suore di Sant’ Orsolina, le quali per causa della guerra che si faceva , abitavano nelle case di Tommaso della Zecca presso S. Gio. in Monte, acciò coi beni della sua eredità potessero provvedersi di abitazione nella città di Bologna. Rogito Pietro Piccolpassi.
1431, 12 giugno. Bolla d’unione delle 24 suore di Sant’ Orsolina che avevano l’ annua entrata di 40 fiorini, alle monache di S. Lorenzo che ne avevano 40. Li 26 settembre 1431 fu stipulata l’unione. Rogito Domenico Vizzano.
1441, 11 aprile. Compra delle suore di S. Lorenzo da Pietro Bolognetti di due case annesse, una ad uso di purgar panni, e l’ altra ad uso di tintoreria, presso l’orto di dette suore sotto la parrocchia di Santa Lucia, in confine di Fiaccalcollo e del Fossato, per L. 54. Rogito Benedetto Paleotti.
1473, 17 marzo. Le suore di Sant’ Orsolina abitanti nel monastero di S. Lorenzo in Strada Castiglione rappresentarono come il Cardinal Nicolò Albergati ritenendole non sicure nel convento fuori porta S. Vitale, le chiamò in Bologna dove abitarono una casa per esse condotta in affitto, e che le suore di S. Lorenzo ridotte a tre o quattro, il detto Cardinale le aveva a quelle unite. Dopo tale unione, il monastero e tutte le case e pertinenze sotto Santa Lucia furono unite ai beni di Sant’ Orsolina, mentre gli altri beni furono dati alle altre monache pure Cisterciensi di Santa Maria, per cui le monache di S. Lorenzo chiesero ed ottennero di entrare nel convento di Santa Maria.
1473, 1 luglio. Bolla di Sisto IV che unisce le suore di San Lorenzo a quelle di Santa Maria del Cestello, le quali ultime erano sette e l’Abbadessa, e ciò per ampliare il convento delle prime, le quali avrebbero modo di unire i due locali mediante una via sotterranea da farsi sotto la strada.
1473, 11 settembre. Il Vicario Generale del Vescovo di Bologna soppresse il monastero del Cestello, ma le sette monache e l’Abbadessa del Cestello non amando unirsi alle Agostiniane di S. Lorenzo, passarono in Sant’ Orsolina fuori porta S. Vitale.
1478, 15 gennaio . Permuta fra le suore di S. Lorenzo, e gli uomini della compagnia della Croce in S. Domenico. Le suore danno una casa in Brocchindosso, un’altra in Fiaccalcollo, due nel Campo de’ Buoi ed una quinta Del Borgo delle Casse. Rogito Bartolomeo Panzacchi ed Albice Duglioli.
1478, 11 settembre. Le suore comprano da Antonio Cesti una casa con archi, pilastri, corte, pozzo ed orto, in Strada Castiglione, per L. 800. Rogito Bartolomeo Zani ed Alessandro Bottrigari.
1514, 22 marzo. Le suore comprano da Marcantonio del fu Alimento Negri una casa ad uso di purgar panni, in Fiaccalcollo, per L. 80. Rogito Gio. Pini.
1546, 2 aprile. Fu concesso suolo pubblico alle suore di S. Lorenzo per la fabbrica del portico davanti la loro chiesa in Strada Castiglione.
1564, 29 giugno. Atti seguiti fra le suore di S. Lorenzo con Vincenzo Balzani, e Girolamo Foracchia. Per il Balzani aveva il Senato ordinata la demolizione e la distruzione di tutto quanto era stato fabbricato ed alzato nel torresotto di Strada Castiglioue, attesochè tal fabbrica danneggiava il pubblico ed il privato, e particolarmente le suore di S. Lorenzo.
Questo monastero fu soppresso li 29 gennaio 1799. Il locale servì a ricovero di mendicità e di miserabili di poco buon nome. Nella vendita fatta di detto convento li 18 agosto 1801, a rogito Luigi Aldini, figurarono per cessionari del marchese Angelo Marsili, il conte Prospero Ranuzzi, Gaetano e Carlo Ramponi. Nell’anno medesimo passò la proprietà a Luigi Becchetti, e poco dopo a Nicola Vittorio Brighenti, il quale eresse nell’orto un teatro diurno di legno detto l’arena di S. Lorenzo, dove nell’estate del 1809 si rappresentarono commedie anche sacre, con molto successo. Da questo esempio derivò il teatro stabile diurno nel convento della Maddalena presso il Mercato, indi la replica di altro di legno in questo locale nel 1827. La chiesa esterna ed interna servirono da fondaco di legnami, poi nel 1809 a fabbrica di candele, finalmente adattata a fornace di vetri, che s’incendiò nel 1813 e che dopo grandi opposizioni affacciate dal vicinato fu riattivata.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Lorenzo.
Chiesa e convento di monache Lateranensi, che nel 1251 abitavano nella Misericordia fuori di Porta Castiglione, ed erano Orsoline Cisterciensi.
Nel 1426 domandarono una riforma che ebbe luogo il primo agosto 1427. Essendo il loro convento della Misericordia quasi distrutto, ottennero il 12 giugno 1431 di ritirarsi in città in una casa posta nella piazzetta di S. Gio. in Monte, la quale essendo troppo ristretta per contenerle, fu loro asssegnato il 22 settembre dell’anno stesso il monastero di Santa Maria del Cestello, non essendovi in questo che quattro sole monache.
Alle predette quattro monache, nel 1429, erano state unite le altre orsoline Cisterciensi che stavano in Sant’Orsola fuori di porta San Vitale.
Nel 1455 le suddette orsoline si restituirono al loro antico convento fuori di Porta S.Vitale.
L’11 settembre 1473 ritornarono a Santa Maria del Cestello, il qual convento per esser angusto e rovinoso per l’antichità, fu ampliato nella parte opposta della strada mettendo in comunicazione i due conventi per mezzo di sotterraneo.
La chiesa di S. Lorenzo fu consacrata l’8 maggio 1570. Quella di Santa Maria del Cestello sotto la parrocchia di S. Damiano fu consacrata nel 1400.
Queste monache furono soppresse il 29 gennaio 1799.
Il muro circondario dell’orto dalla parte di Fiaccacollo fu ribassato con sommo vantaggio della detta strada e delle case. Nel detto orto fu costrutto in legno un teatro, o arena, dove nell’estate e autunno del 1809 furono dati vari spettacoli, e segnatamente di commedie, alle quali vi concorreva molto popolo. Il teatro era detto Arena di S. Lorenzo a Strada Castiglione.