Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Pepoli Nuovo (o Campogrande)
La facciata su via Castiglione si deve a G. B. Albertoni, quella su via Clavature a G. A. Torri (1709). Nel ricco interno si conservano affreschi nello scalone (1665) e nel salone d’onore con l’Ercole nell’Olimpo di D. M. Canuti e del Mengazzino (1669-70); la sala con la Gloria di Bologna è dei fratelli Rolli (1690 c.), quella con Alessandro che taglia il nodo gordiano è di D. Creti e M. A. Chiarini (1709), quelle con L’Allegoria delle Stagioni, il Trionfo di Ercole e l’Olimpo sono di G. M. Crespi (1700 c.).
Indirizzo:
via Castiglione, 7
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Palazzo nuovo Pepoli, anticamente della famiglia Geremei, da questi ristorato nel 1290. Un ramo Geremei ricchissimo terminò nel 1235, ed abitava sotto S. Sebastiano.
1478, 12 febbraio. Antonio, Giacomo e Matteo fratelli, e figli del fu Matteo Magnani, mercanti sotto la cappella di S. Tommaso della Braina, vendono ad Andrea Barbazza la casa grande ad uso d’ osteria detta del Montone, con varie botteghe e fondachi, uno dei quali condotto da Giacomo Orsi, e ultimamente da Bartolomeo Guastavillani e da quei da Loiano, fabbricatori di seta, il qual fondaco, o bottega, è posto rimpetto al palazzo Gregoriano, poscia dei conti Guido e Galeazzo Pepoli.
Altro fondaco era condotto da Michele e fratelli Casali, ad uso di mercante.
Altro era condotto dai Magnani.
Altro affittato a Gio. Malvezzi ad uso di stalla.
Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.
Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.
Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.