Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa grande con sei botteghe. che li 17 giugno 1419 Lorenzo e Mercadante del fu Zordino Cospi vendettero a Michele e Filippo Mattugliani, posta sotto santa Maria di Porta Ravegnana. Confina la via pubblica che va dalla piazza all’ osteria del Leone, con altra via che va verso le strazzarie, cogli eredi di Pietro Piatesi, e con Nofrio da Firenze. Questa casa li 2 ottobre 1452 era di Leonardo Mattugliani, come da rogito di Carlo Bruni e di Cesare Panzacchia. Confinava il dottor Bartolomeo Lambertini, Marta vedova di Ghilino Argile, L’Avesa, e Gio. Pellacani mediante certa androna.
1554, 18 settembre. Casa di Luca e figli de Luca, con cinque botteghe sotto Santa Maria del Carrobbio, in contrada detta della Gabella, comprata dal cardinal Giovanni Poggi e da Lucrezia Poggi moglie di detto de Luca. Confina Costanzo Malvasia nell’ angolo verso la Gabella, i Gesuiti verso la via delle Chiavature. Giovanni e Lodovico Savignani, e i Lucchini nel viazzolo verso Camillo Bolognetti, per L. 9594. Rogito Bartolomeo Bulgarini, o Baluzani.
1561, 6 febbraio. Cristoforo Poggi, erede del cardinale, vende una casa a Giovanni Francesco Grati causidico, posta sotto Santa Maria del Carobbio, in confine del la Gabella Grossa. della via delle Chiavature a mezzodì, di altra via, o piazzola della Gabella, a settentrione, Costanzo Malvasia nell’angolo inferiore di detta casa, e presso i beni dei Savignani dal lato posteriore, per scudi 1025 d’ oro. Rogito Alessandro Porzio dal Gambaro. Del 1616 fu tutta affittata a Tommaso Capelli per L. 1800. Rogito Gio. Bertolotti.
1628, 25 gennaio. Compra Ercole Locatelli da D. Giacomo e Cesare fratelli, e figli del fu dottor Alessandro Grati, una casa grande con due botteghe, stalla e teggia separate, posta sotto il Carrobbio, per L. 23000. Confina la via predetta che va in Porta, i beni dei Gesuiti posti nell’angolo delle Chiavature, la via delle Chiavature dove sono dette botteghe, lo stradello fra detta casa e quella di Camillo Bolognetti, il quale conduce a detta stalla, Giuseppe Brunetti, il conte Pietro Bianchini, e i Falcetti. Rogito Carlo Bosi,
1632, 9 aprile. Compra Cesare di Domenico Locatelli, da Matteo di Girolamo Fabretti, una casa nelle Chiavature sotto il Carrobbio, per L. 2250. Confina il compratore, e il conte Pietro Bianchini. Rogito Bondì, detto Serafino, di Pompilio Bartoleri.
1632, 1 luglio. Compra Cesare di Ercole di Domenico Locatelli, dai Padri Gesuiti, una piccola casa con bottega sotto il Carrobbio, nell’angolo delle Chiavature, per L. 2400. Confina il compratore. Rogito Serafino di Pompilio Bartoleri.
1693, 18 marzo. Inventario legale dell’eredità del dottor Ercole di Antonio Locatelli fatto dai commissari testamentari, i quali li 11 luglio 1695 dimisero la detta eredità a Vincenzo del fu Lodovico Tanari nipote ex sorore del detto Locatelli, il qual Locatelli testò li 26 settembre 1691, a rogito Carlo Verri, e morì li 22 novembre dell’anno medesimo. Il detto Vincenzo fu erede in causa di Silvia Locatelli nipote del testatore, e moglie di Lodovico Tanari.
1684, 25 agosto. Il senato accordò di poter mettere due portoni alle bocche del vicino vicolo detto Capraria. il quale termina nelle Chiavature vicino al portico del l’arte della seta. Li 25 ottobre susseguente furon messi i portoni.
1728, 25 agosto. Fu accordato ai confinanti della piazzetta, che precede questo vicolo dalla parte di Strada Castiglione, di occuparla con fabbrica e di continuare il portico. ma i confinanti però non ne approfittarono.
1515, 15 marzo. Francesco Gombruti e Matteo Salaroli vendettero a Giovanni Casappi da Carpi, per L. 700, una casa sotto il Carrobbio, in confine della via che è ed incomincia di faccia la Gabella, di Nicola Lucchini, di Giacomo Maria Bolognetti mediante chiavica. Rogito Battista de’ Buoi. Li 13 ottobre 1606 Giovanni Battista Casappi la permutò con Livio Calderoni. Rogito Achille Canonici. Confinava cogli eredi di Giovanni Francesco Grati causidico, quelli di Gio. Maria Brunetti, e Camillo Bolognetti.
Immagini tratte dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle “Cose Notabili …” e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.