Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Sull’angolo della via detta volta dei Sampieri vi è uno stabile con portico in faccia alla strada delle Chiavature, che era separato dal vecchio palazzo dei Pepoli mediante una via denominata il Paese che fu chiusa da questa parte nel 1382, e ciò rilevasi dalla diversità del fabbricato fatto sul suo suolo che differisce da quello dei due stabili ad esso ora uniti.
Sembra che questa casa sia la stessa comprata da Gio. di Taddeo Pepoli li 26 settembre 1343, e venduta da Francesco e Pietro del fu Lazzaro Fogazi per L. 700. Rogito Federico Ghiberti, la quale è qualificata per grande, con terreni ed edifizi sotto la parrocchia di Santa .Maria di Porta Ravegnana, a cui fu aggregata l’ altra venduta per L. 70 da Obice e figli Tettalasini al conte di Gio. di Romeo Pepoli, posta sotto la predetta parrocchia, rogito Pietro Sinardi, non chè il casamento acquistato li 19 febbraio 1352 dallo stesso conte, e vendutogli da Pietro e fratelli del fu Oro Piccolpassi essa pure sotto la stessa cappella e pagata L. 200. Rogito Giacomo Fantuzzi.
Bisogna aver presente che la giurisdizione di Santa Maria di Porta Ravegnana si estendeva al di là della Volta dei Sampieri, e che i Pepoli acquistando queste case che unirono al loro palazzo, ne conseguì che fossero aggregate alla cappella di Sant’Agata, sotto la quale vi avevano i nuovi ingressi.
Casa dei Pepoli affittata a Lippo del fu Giacomo detto Muzzarello, il quale li 8 luglio 1382, mentre li Pepoli erano rilegati in Pavia, l’acquistò dal loro procuratore Palmirolo di messer Tommaso Barbarossa cittadino, a Rogito di Lodovico del fu Bartolomeo Codagnelli per Lire 2000. Sono annunziate per due case assieme unite in Capella S. Maria di Porta Ravegnana, con portico nel lato anteriore, presso il collegio dei Scuolari del Papa, la via pubblica da due lati e di un’altra via di dietro che è quel stradello della Portazza dei Pepoli rincontro al fianco della casa dei Sampieri nella via ora detta Volta dei Sampieri. Li 29 mese ed anno stesso, Andrea e Tadeo fratelli e figli di Giovanni Pepoli ratificano in Pavia la suddettqa vendita a Rogito di Crogliero Botticella, notaio di Pavia.
1508, 12 febbraio. Compra del Co … (incompleto nel manoscritto originale) del fu Girolamo Pepoli da Luigi di Giacomo Muzzarelli di un palazzo con botteghe, ed altri annessi, posto sotto S. Agata in capo alla via delle Chiavature in confine delle vie da due lati, del palazzo Pepoli a mezzodì e da un stradello comune con detto Palazzo e li Pepoli a Levante. Per Lire …, Rogito … (incompleto nel manoscritto originale).
Casa dei Pepoli affittata a Lippo del fu Giacomo detto Muzzarello, il quale li 8 luglio 1382, mentre li Pepoli erano rilegati in Pavia, l’acquistò dal loro procuratore Palmirolo di messer Tommaso Barbarossa cittadino, a Rogito di Lodovico del fu Bartolomeo Codagnelli per Lire 2000. Sono annunziate per due case assieme unite in Capella S. Maria di Porta Ravegnana, con portico nel lato anteriore, presso il collegio dei Scuolari del Papa, la via pubblica da due lati e di un’altra via di dietro che è quel stradello della Portazza dei Pepoli rincontro al fianco della casa dei Sampieri nella via ora detta Volta dei Sampieri. Li 29 mese ed anno stesso, Andrea e Tadeo fratelli e figli di Giovanni Pepoli ratificano in Pavia la suddettqa vendita a Rogito di Crogliero Botticella, notaio di Pavia.
1508, 12 febbraio. Compra del Co … (incompleto nel manoscritto originale) del fu Girolamo Pepoli da Luigi di Giacomo Muzzarelli di un palazzo con botteghe, ed altri annessi, posto sotto S. Agata in capo alla via delle Chiavature in confine delle vie da due lati, del palazzo Pepoli a mezzodì e da un stradello comune con detto Palazzo e li Pepoli a Levante. Per Lire …, Rogito … (incompleto nel manoscritto originale).