Stabile composto di tre case lasciate da Giacoma Tamagnini ai PP. di S. Barbaziano con testamento 29 gennaio 1491 rogito Stefano Ardizzoni.
I PP. le davano in enfiteusi, e quando le ebbe Domenico Maria Zagnoni, le unì in una sola nel 1620, dove il di lui figlio Lodovico nel 1637 instituì un gioco da pallacorda o racchetta, che consisteva in una gran sala, ed in una camera attigua con cammino; che si affittava in L. 60.
Nel 1672 al piano superiore fu aperta altra sala per il giuoco del trucco. Restato poi libero lo stabile ai monaci proprietari lo ridussero ad uso di abitazione per inquilini.
I PP. le davano in enfiteusi, e quando le ebbe Domenico Maria Zagnoni, le unì in una sola nel 1620, dove il di lui figlio Lodovico nel 1637 instituì un gioco da pallacorda o racchetta, che consisteva in una gran sala, ed in una camera attigua con cammino; che si affittava in L. 60.
Nel 1672 al piano superiore fu aperta altra sala per il giuoco del trucco. Restato poi libero lo stabile ai monaci proprietari lo ridussero ad uso di abitazione per inquilini.