Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Ingresso al terreno sul quale esisteva una chiesa dedicata a S. Ambrogio, venerato per protettore di Bologna dai nostri proavi fino al secolo XIV.
Li 4 dicembre 1640 il Senato decretò che S. Ambrogio antico patrono della nostra patria fosse segnalato di nuovo siccome protettore di Bologna.
Dicesi che dopo la distruzione della Chiesa di S. Ambrogio per dar luogo alla fabbrica della Basilica di S. Petronio, il Comune facesse poi erigere questa Chiesa in sostituzione della demolita, che dicesi avesse luogo nel 1456, ma che potrebbesi sospettare invece sul principio del secolo XV.
Nel libro Reformationum H fog. 13 trovasi il Decreto del 1264 che ordinava al Podestà, Capitani, Anziani e Consoli del Comune di Bologna di dover ogni anno per la. festa di S. Ambrogio protettore della città visitare la chiesa di detto Santo, ed offerire cera pel valore di lire 10 al Rettore attenendosi alla stessa consuetudine che si praticò fino alla sopracitata demolizione, e in appresso a questa chiesa nella Savonella, dov‘ era stabilita una Compagnia laicale che vestiva una cappa azzurra con capuccio e cordoni bianchi e che traeva la sua origine da vari Milanesi stabiliti in Società li 9 marzo 1456.
Li 12 luglio 1613 in venerdì l‘ Arcivescovo di Bologna cardinale Alessandro Lodovisi pose la prima pietra pel rifacimento di questa chiesa, che si continuò ad uffiziare dalla sua compagnia finchè fu sciolta li 27 luglio 1708. L‘ orto e gli edifizi rustici furon comprati dal notaio Angelo Pezzi li 30 aprile 1799 mediante rogito Luigi Aldini; l’ oratorio e le case annesse furon vendute a Vincenzo Rizzoli, rogito dottor Serafino Betti 10 maggio 1805. Il predetto oratorio continuava ad esser visitato dalle autorità bolognesi fino al 1796 epoca nella quale fu interamente distrutto. L’ orto annesso era di tornatura 1. 100.