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Via San Felice 68 (N.37) – Chiesa di Santa Maria della Carità

Santa Maria della Carità
Santa Maria della Carità
Santa Maria della Carità
Santa Maria della Carità
Santa Maria della Carità: accesso locale a levante della chiesa.
Santa Maria della Carità

Dai Cartigli del Comune di Bologna

Chiesa di Santa Maria della Carità
Ricostruita da P. Fiorini nel 1583, sull’area di una chiesetta annessa ad un ospedale per viandanti, fu ampliata da G. B. Bergonzoni nel 1680. Nell’interno sono conservati dipinti di Galanino, G. L. Valesio, F. Cignani (1680), M. A. Franceschini (1685), L. Quaini, L. Crespi, e la giovanile Crocifissione di Annibale Carracci (1583). Nella sacrestia, opere di G. Gandolfi, J. A. Calvi, sculture di G. F. Bezzi.
Indirizzo:
via San Felice, 64


Dalla “Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj” di Gianandrea Taruffi, Bologna, 1738.

Chiesa della Confraternita di Santa Maria della Carità instituita dell’ Anno 1399., contiguo alla quale v’ è una piccola Capella dedicata alla Beata Vergine fabbricata in memoria della Coronazione della miracolosa Immagine dipinta dall’ Evangelifta S. Luca fatta in questo luogo.


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.

Il N. 37 segna la chiesa parrocchiale, la cui giurisdizione, li 3 dicembre 1683 era circoscritta a sole 32 case. Nel 1583 l’attual chiesa, segnata N. 37, fu fabbricata dai fondamenti, indi accresciuta sul finire del secolo XVII con disegno del P. Maestro Bergonzoni professo di detta religione.
Li 23 settembre 1796, per l’invasione Francese, si adattò gran parte di questo convento ad ospitale militare. Essendosi dovuto ampliare, furon traslocati i religiosi nel monastero di S. Gio. Battista dei Celestini, di dove, per decreto del Senato delli 18 marzo 1797, passarono, li 25 dello stesso mese, in quello di S. Benedetto di Galliera, finalmente furono soppressi li 11 dicembre 1798.
Bisognò aggiungere all’ ospedale anche la chiesa, la sagristia, ed altri annessi, onde il servizio parrocchiale convenne trasportarlo, li 30 dicembre 1797, nella piccola chiesa vicina della compagnia della Carità. Li 30 agosto 1799 l’ospedale militare della Carità fu traslocato in quello della Vita. dopo di che i parrocchiani diedero mano a ripulire e a rimettere la chiesa al suo primiero uso. La giurisdizione parrocchiale fu confirmata ed anche ampliata con quella delle parrocchie di S. Nicolò, di S. Felice, e di Santa Cristina di Porta Stiera.


Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria della Carità.
Parrocchia di frati del terz’ordine di S. Francesco in strada S. Felice.
Nel 1386 vi era un ospedale per gli infermi, e viandanti annessi a Santa Maria di Monteveglio.
Nel 1434 fu destinato per alimentare due ottavi di fanciulli esposti.
Nel 1466 fu unito a Santa Maria de gli Angeli detta dei Bastardini, in San Mamolo.
Il 18 luglio del 1564 fu concessa ai suddetti frati, che stavano fuori di Porta S. Mamolo a Santa Maria Maddalena, vicino a Santa Maria di Valverde.
Nel 1583 eressero la presente chiesa con disegno di Pietro Fiorini. e susseguentemente aumentata delle quattro piccole capelle negli angoli con disegno del Padre Maestro Bergonzoni.

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