Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini
Case dei Mattugliani sulle quali si hanno le seguenti notizie: Rinaldo Mattugliani paga, li 4 gennaio 1470, L. 100 a Cristoforo Zanettini fratello del fu Floriano, per passarle ad Ester vedova di detto Floriano Zanettini, e allora moglie di Tommaso Federici, in causa di miglioramenti fatti in una casa comprata dal Mattugliani, posta sotto la parrocchia di S. Procolo, nella via della Madonna, in confine della via di Nostra Donna e di certa altra via di dietro, di Andrea da Castagnolo da un lato, e di Antonio Barberio dall’altro. Rogito Lorenzo Mantachetti, e Bartolomeo Panzacchi.
1472, 14 aprile. Rinaldo Mattugliani compra da Guglielmo di Gaspare da Lugano una stalla, alcune stanze, piccola corte, ed orti, il tutto posto sotto S. Procolo in confine del compratore ad oriente, per L. 90. Rogito Domenico Dintilani. Questi stabili erano di dietro alla casa del Mattugliani, e cioè sulla via ora detta dei Mattugliani.
1477, 14 ottobre. Il detto Rinaldo compra da Antonio Barbieri una casa sotto S. Procolo, in luogo detto Lama di Santa Maria, che confina col compratore a oriento, per L. 91, 13, 4 moneta d’ argento. Rogito Bartolomeo Setti. Sembra che per Lama di Santa Maria debba intendersi la via Mattugliani, come si vedrà più avanti.
1484, 16 febbraio. Compra Daniele Lancilotti di Venezia da Baldassarre Muratori lanino una casa indivisa con Nicoloso Poeti venditore, posta sotto S. Procolo. Confina Gabrielle Budrioli di sopra, il venditore di dietro, il Mattugliani e un’ androna, per L. 125. Rogito Melchiorre Panzacchia.
1490, 7 giugno. Compra Rinaldo Mattugliani, salvo il diretto dominio dei Padri di S. Procolo, una casa nella strada detta Madonna, dietro l’ orto dei detti Padri, per L. 406, 3, 1. Rogito Matteo Gessi. È posta nella strada detta dietro il muro dell’orto di S. Procolo, presso la Nostra Donna che fa virtù, presso la strada a settentrione, e a mezzodì, e presso l’ orto di detto monastero.
1493, 28 novembre. Eliseo Mattugliani compra da Rinaldo, Pietro, Michele e Bartolomeo del fu Tommaso Nelli, tre case sotto S.Procolo nella strada detta della nostra Donna, che detto Eliseo, figlio ed erede di Rinaldo Mattugliani cessionario Zanettini, aveva migliorato, e ciò per L. 1661, 11, 1. Rogito Gio. Battista Bovi. È detto esservi una casa grande ed una piccola vicina l’ una all’ altra, che corrispondono alla via di Nostra Donna da S. Domenico davanti, e di altra strada di dietro.
1505, 27 settembre. Il suddetto Eliseo compra da Angelo Serafini una casa sotto S. Procolo, in confine del compratore di sopra, di Gabrielle e di Filippo, fratelli Serafini, a mattina. posta nella via Mattugliani, per L. 353, 17, 11 d’ argento. Rogito Melchiorre Zanetti e Nicolò Macchiavelli.
È opinione che i Mattugliani derivino dalla Toscana, e ne potrebbe far prova il trovarli nella matricola della compagnia dei Toschi. Giacomo di Benincasa, che testò li 9 luglio 1277, fioriva nel 1265, ed ebbe tre mogli, una Piccolpeli, un’ Orsi, ed una Lambertini. Paolo Alberto di Rinaldo, l’ultimo dei Mattugliani, morto li 13 maggio 1705, godette la proprietà di Pompeo di Vincenzo suo zio, dottor in leggi, dopo la morte del dottor Vincenzo suo fratello. Pompeo aveva prescritto che la sua eredità non potesse esser goduta che da chi fosse dottor in leggi, avesse fatto conclusioni, e letto pubblicamente nelle scuole. Il suddetto Rinaldo che mai aveva fatto corso di studi, prese la laurea a Dozza dei Campeggi, tenne conclusioni, e lesse nelle scuole pubbliche a porte chiuse, e così ebbe l’eredità dello zio, che poco godette per la sregolata sua vita. Fu erede Giulia di Rinaldo, moglie di Vincenzo di Cristoforo Tanari, e nipote dell’autore dell’opera: l’economia in villa. Questa li 4 marzo 1706, a rogito Domenico Maria Nobili, stipulò l’ inventario legale, nel quale vien descritta questa casa grande da S. Domenico, sotto S. Procolo, nella strada detta dei Santi che va al palazzo Ranuzzi, che confina con detta strada a levante, una casetta di questa ragione a mezzodì, lo stradello di dietro l’orto di S. Procolo a ponente, e le suore di S. Giovanni Battista a tramontana.
Il ramo dei Tanara che qui abitava era il più antico in Bologna, e terminò in Ercole di Paolo, morto li 25 giugno 1796, lasciando due figlie eredi, l’una Eleonora Maria Giulia maritata nel marchese Tommaso del senatore Bartolomeo De Buoi, l’ altra, Giulia, sposata dal marchese Girolamo del detto senatore Bartolomeo De Buoi,
Questo stabile ultimamente apparteneva al dott. Lambertini.