Dai Cartigli del Comune di Bologna
Santuario di San Bartolomeo di Reno o Madonna della Pioggia
L’edificio, di origini duecentesche, fu ricostruito nel 1536 e nel 1730. Nell’interno, decorato nell’Ottocento da F. M. Zanotti, si conservano l’Adorazione dei pastori di Agostino Carracci, entro stucchi di G. Fiorini (1595), e opere di F. Pasqualini, F. Monti, E. Graziani.
Indirizzo:
via Riva di Reno,124
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa, Compagnia e Orfanotrofio di S. Bartolomeo di Reno. In alcuni atti dei libri dei Memoriali nel 1328 si cominciò a nominare un ospitale nuovo – in Burgo Galeriae juxta S. Benedictum – sotto il titolo di S. Bartolomeo, che serviva a raccogliere i preti poveri.
Nel 1410 si trovava che la compagnia di S. Bartolomeo, comprò un casamento, e che nel 1450 il detto ospitale fu trasportato nel luogo dov’era il seraglio di Galliera dietro Reno e in progresso convertito ad uso di Orfanotrofio.
Racconta il Masini ma senz’ appoggio di documenti che questa chiesa esisteva prima del 1219, che la Confraternita fu instituita nel 1380, e che l’ospitale fu dato a una deputazione nominata dall’ autorità locale dall’ opera pia della Carità.
Nel 1807 fu poi soppresso l’ Orfanotrofio di S. Onofrio della Mascarella che vestiva di color marone, ed unito ai Mendicanti (orig Medicanti, cosa non rilevata dal Breventani) allora degenti in S. Leonardo, dove però era distinto dagli altri di abito differente. Gli ospiti furono tolti di là e furon concentrati in questa di S. Bartolomeo, che li 19 giugno 1805 aveva ottenuto l’ eredità di Giulio Cesare Abbati Crescimbeni
Li 19 marzo 1824 l’ Orfanatrofio di S. Bartolomeo ricevette una nuova forma di statuti e di vestiario.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Bartolomeo di Reno.
Quivi si faceva il mercato nel 1219.
La confraternita fu instituita nel 1380, e chiamavasi Ospitale dei Poveri Preti Secolari.
Nel 1393 fu decretato che si prendessero dei putti dai sette alli undici anni.
Il 7 aprile 1449 fu posta la prima pietra per rinovare la chiesa, e nel 1485 ebbe principio l’Orfanatrofio, al quale i fornai davano corbe 10 di farina al mese per decreto del 1543.
Nel 1558 la suddetta chiesa fu consacrata.
Dalla Graticola di Bologna di Pietro Lamo (XVI secolo)
All’ uscire fuori di S. Gioseffo a mano destra è l’ospedale di S. Bartolomeo, ove in mezzo all’ altar maggiore è un S.Bartolomeo più grande del naturale, di terra cotta, e poi colorito a olio, e detta figura è di mano d’ Alfonso, ed è rara.
A mano sinistra vi è un edifizio in Galliera di architettura ……….. invenzione di Baldassare da Siena, e lo fece fare messer Panfilio dal Monte.