Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Il 13 gennaio 1582 Francesco di Nicolò Barbadori cedette a Don Agostino di Nicolò Giraldini le sue ragioni sopra una casa sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Pradello in confine dei Pellicani, e del cimitero di S. Francesco, per L. 2,125. Rogito Raimondi Ramponi.
Il 9 dicembre 1585. Francesco di Costanzo Ranuzzi erede di Sebastiano Scarfoglia cedette a Gio. Battista e Ottavio di Pietro Cerioli le sue ragioni contro D. Agostino Giraldini sopra una casa grande posta sotto S. Lorenzo di Porta Stiera nel Pradello, e sopra una casetta contigua, per L. 6,400. Rogito Tommaso Passarotti.
1585 7 Maggio. D. Agostino Giraldini successore di Francesco Barbadori, cedette al Ranuzzi le sue ragioni sopra dette case per lire 3480. 08 di bolognini. Rogito Tommaso Passarotti.
La casetta piccola confinava coi Pellicani, con Pompeo Sighicelli e col sagrato di S. Francesco.
1595 6 Maggio. Ottavio Cerioli vendette le suddette case a Paolo Droghi.
(Frase eliminata dal Brevenani: Si trova che li 20 marzo 1614 Camillo Arnoaldi, e Alessandro Golfardi comprarono da Bartolomeo Locatelli una casa sotto S. Lorenzo per lire 8000 Rogito Antonio Nobili).
Passarono per eredità a Bartolomeo Locatelli, ed Angela Cristiani, i quali ai 21 aprile 1621 a rogito d’ Ermete Bonazzi la vendettero ad Alessandro Gulfardi, e a Camillo Arnoaldi per lire 8000. Confinava la via del Pradello con Camillo Arrigoni, il cimitero di S. Francesco e, Giovanni Battista Pellicano a sera, ed i compratori se la divisero.
Nel 1646 5 febbraio gli Arnoaldi comprarono la porzione della casa di Francesco Gulfardi per lire 5800, rogito Francesco Spontoni.
Li 19 settembre 1657 gli Arnoaldi comprarono la casa di Giacomo Arrigoni per L. 2622. Giacomo Arnoaldi dottor di legge, finì la fabbrica di questa casa nel 1731 spendendovi L. 12000.
1767 9 Maggio. L’ avvocato Giacomo e fratelli Arnoaldi vendette la predetta casa a Nicola di Pietro Antonio Casolari, per lire 11500. Confinava a levante con Giuseppe Maria Calvi successore Fogliani, a ponente con D. Giovanni Bonaventura, e coi fratelli Guizzetti, rogito Sicinio Oretti.