Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Nel 1464, addì 30 maggio – concedevasi ad Antonio del Cantone unum Turronem antiquum Civitatis veteris, situato nella parrocchia di S. Giorgio in Poggiale, confinato da stabili di Giovanni da Roffeno, da un lato, da altri beni dello stesso Del Cantone, e dal Canale di Reno -mediante l’annuo sborso di L. 8- ed a patto che non potesse demolirlo.
Nel 1480 addì 26 febbraio, Battista del fu Gaspare Bentivogli comprava da Giovanni di Filidonio Fazi, per_L. 73810, una “casa sotto S. Giorgio in Poggiale, confinante con la via pubblica, altra via chiusa, Rodolfo Usberti, gli eredi di Andrea Cavazza e Vitale Savi” – come da rogito di Giacomo Macchiavelli.
Nel 1494, addì 24 gennaio, Giovanni Battista Bombasari comprava da Bente e da Giovanni Andrea Bentivogli per L. 1,107. 13.10 in argento, pari a L. 1,200, una “casa sotto S. Giorgio, confinante con la via da due lati, con una via vicinale e gli eredi d’Andrea Cavazza” – come da rogito di Benedetto Dell’Olio.
Del 1566, addì 29maggio, avveniva la divisione fra le sorelle Giacomina ed Orsola Bombasari – moglie la prima ad Astorre Rigosa – l’altra ad Alessandro – dei beni loro pervenuti per eredità del fu Giovanni Battista Bombasari. In detto atto leggesi che alla moglie di Astorre Rigosa, fra l’altre pro prietà, venivano a spettare “Due case unite insieme, situate sotto S. Giorgio e valutate L. 6,159”.
È però necessario qui notare che limitandosi alle sole indicazioni che ci somministrano i tre ultimi citati documenti, lo stabile da essi rispettivamente accennato potrebbe essere tanto questo che la casa del Niccoli, o quella dei Benazzi al canto di Via Schiavonia, od anche quella degli Oretti – tutte queste essendosi pure trovate in quell’epoca confinate da due vie pubbliche su due lati e su di un terzo da una via vicinale.
È certo però che più tardi questa antica casa dei Cantoni appartenne ai Mulla; poi ai Tassoni.
Nel 1609, addì 4 luglio, Francesco Pasi, credendosi erede del defunto Giovanni Battista Agucchi, del quale era stata proprietà questo stabile , con annesso filatoio, ne prendeva possesso. Ma i PP. di S. Giorgio gli fecero opposizione.
Un rogito di Giovanni Rizzi, in data del 17 febbraio 1640, ci ricorda la “casa di Giovanni Battista e Paolo Agocchi, alias Pasi, sotto S. Giorgio presso il Torressotto”.
Un Atto del 1 ottobre 1644 così ci descrive questo stabile: “casa del fu Giovanni Battista Agocchia-Pasi, che fu già di Giulio Pasi, con Orto detto la Montagnola, sotto la parrocchia di S. Giorgio; confina la Strada, da una parte il Stradello in confina dei Baldi, dall‘altra li beni di Giulio Pasi; l’Orto confina col Guerrino, col Ranuzzo e con Lauro Romanzi”.
Passò quindi al conte Uguccione di Ercole Pepoli che vi morì nel 1670.
La possedettero pure i Forti. E in appresso fu comprata all‘asta nel 1728 da Giulio (o Nicolò) Carlo Bersani, i cui eredi l‘affittarono nel 1731 al marchese Fabio Antonio Fabbri.
Dai Bersani questa casa fu rivenduta per L. 12,000 ai Campana-Bonaveri – famiglia che constava di tre fratelli, i quali passarono lunghi anni a Madrid servendo il re di Spagna in qualità di macchinisti, e che ora è estinta.