Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Il 7 marzo 1496 – Antonio Galeazzo Bentivogli comprava, per L. 1,000 in argento, da Francesco Sala una Casa sotto la parrocchia di S. Siro, confinata da due vie, l’una sul dinnanzi e l’altra dietro, nonchè da stabili di Marsilio incisore di pietre (N. 713), di Niccolò dall’Amola (N. 715) e di Giovanni Cazzani; ed il 24 dello stesso mese ed anno, poi, dichiarava averla comprata a comodo di Niccolò di Sigismondo Aldrovandi – come da rogiti di Francesco Salimbeni -.
Nel 1522, addì 14 ottobre – Dario Succhi, detto Capacelli da Gaggio, comprava da Leonardo del fu Sigismondo Adrovandi, per la somma di L. 3,250. una “Casa con orto, sotto S. Siro” – come da rogito di Francesco Conti, sopranominato Brascoli, nel quale è indicato che la medesima confinava con la Via (Poggiale); i beni degli eredi di maestro Marsilio, dalla parte superiore; a mezzodì con gli stabili dei Dall’Amola, con la Via Belvedere, con i beni di Giovanni Cazzani, e con quelli di Antonio Amadei detto Dalle Cavriole.
Fu questa la Casa dei Basenghi, avendola acquistata nel 1535 per L. 3,500 quel Giacomo dei Basenghi che da Castelfranco portò la propria famiglia in Bologna. Marcantonio di Giulio Carlo fu l’ultimo di questa famiglia che si spense con lui il 27 gennaio 1726.
Il 28 settembre 1693, questa Casa vien appellata la “Casa Nobile dei fratelli Giulio Carlo, Giuseppe Maria e Marcantonio Basenghi nella Via del Poggiale”. E confinava allora con altre Case dei Basenghi, con l’orto di Prospero Lambertini, e con beni di Bartolomeo Marsimigli.
Il 26 agosto 1694, da Giulio Carlo Basenghi e da Giulia Caterina Bedori fu assegnata a Paolo Scipione d’Antonio Pelloni – come da rogito di Domenico Boari. Passò poi dai Pelloni ai loro eredi, i Tubertini, che ancora la possedevano del 1790. – Per quanto riguarda la famiglia de’ Pelloni e dei Tubertini, – vedasi: Via Cavaliera, N. 1462, a pag. 371 e seguenti.