Origine di Bologna

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Scuole Pie

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Francesco Fìammelli, fiorentino o faentino, fu il promotore della Congregazione delle Scuole Pie approvata e protetta dal cardinale arcivescovo D. Alessandro Ludovisi, che divenne poi papa sotto il nome di Gregorio XV. Il dì 8 agosto 1616 vennero destinate alcune stanze superiori al Portico della Morte ove al 18 ottobre dell’anno stesso s’aprirono le dette Scuole, che poi il 18 maggio 1621 vennero traslocate in S. Antonino di Porta Nuova, ed il 24 settembre 1628 nuovamente trasferite e precisamente in questa località.
Nel 1664 furono aperte in Bologna quattro scuole, una per ciascuno dei quattro Quartieri della città, nelle quali dalle quattro rispettive maestre insegnavasi gratuitamente la lettura ai ragazzetti; e ciò per disposizione del canonico Matteo Sagaci, come da suo testamento dell’ 8 ottobre 1662 rogato da Giovanni Battista Cavazza. In seguito que’ bambini passavano alle scuole maggiori, per apprendere l’aritmetica, la lingua latina. il canto, ed i primi rudimenti del disegno. La Direzione erane stata afiidata ad un sacerdote col titolo di Prefetto, e ad un altro religioso con quello di Sotto Prefetto. La detta prefettura fu coperta parecchi anni da monsignor Luigi Rusconi che vi si distinse per il suo zelo non meno che per la sua munificenza verso codesto Istituto, che diede poi educazione a più di mille ragazzi.
Sul principio di questo secolo XIX, durante il regno d‘ Italia napoleonico, le Scuole Pie furono traslocate all’Archiginnasio il quale era stato regalato dal Governo alle Scuole stesse.

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