Origine di Bologna

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Pavaglione

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Gran Bottega da falegname detta Pavaglione appartenente alla fabbrica della chiesa di S. Petronio. Anticamente vi si vendeva il vino del Dazio. Questo vasto ambiente ha servito per gettar statue, artiglierie, e grossi pezzi di bronzo, così furono quivi gettate la statua di Giulio II posta sopra la porta maggiore di S. Petronio, la statua del Nettuno. quella di Gregorio XIII.
In tempo di fiera del folicello vi risiedeva il Governatore del Mercato, e il rappresentante dei Dazieri.
1567 2 Aprile. ll Pavaglione ad instanza del Reggimento fu occupato per far la statua del gigante negli anni 1564, 1565 e parte del 1566, ed ogni anno furon pagate lire 200 di pigione. Poi dai primi di settembre 1566 in avanti fu occupato per far la statua di Gregorio XIlI (orig. XII, evidente errore di cui il Breventani non si accorse).
Nell’inverno del 1608 precipitò a causa della moltissima neve il coperto della stanza grande, dove si teneva il Pavaglione.
1664. Corsero convenzioni fra la fabbrica di S. Petronio, e gli assunti di Camera, perchè la residenza del Pavaglione che era stata costruita a spese della fabbrica di S. Petronio non potesse trasferirsi in altro luogo, e invece mantenersi in detto luogo con obbligo di pagare annue lire 350 e che soltanto fuori del tempo della fiera si possa afilttare a prò dei proprietari.
La fabbrica di S. Petronio comprò li 21 luglio 1667 alcune case e edifizi nel Pavaglione e nella Corte dei Galluzzi sotto i Celestini per lire 9000 da Andrea del fu Marco Bettini, e da Margherita del fu Giovanni Lapi di lui mo glie. Rogito Cristoforo Sanmartini.
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