Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa, Monastero di S. Maria degli Angeli di monache osservanti la regola Agostiniana.
Pio IV con sua Bolla delli 22 marzo 1565 concesse licenza ad Andrea Bonfigli , ad Elena , Doratea , Lavinia, e Sulpizia sorelle e figlie di detto Andrea e ad altre loro consanguinee di erigere un Convento da dirsi di S. Maria degli Angeli sotto la regola di S. Agostino.
Il detto Bonfigli si applicò alla compra di vari stabili nella via della Nosadella per costruirvi il suddetto Convento, come abbasso.
1567 4 Febbraio. Andrea di Pietro Bonfigli comprò dalle Suore di S. Maria Maddalena dette di Val di Pietra fuori porta Saragozza tutte le case, stalla , orto, ed edifici di monastero nella via della Nosadella , e della Baroncella in una delle quali vi era il reffettorio, e dormitorio e tutte cadenti e rovinose, per lire 12000. Rogito Teodosio Botti, Virgilio Bartolini, e Giulio Piacentini.
Dalla descrizione che il predetto rogito fa della detta acquistata località sembra vi fosse un antico monastero, che alcuni han creduto di ravvisare per quello detto di S Maria Maddalena che certe Monache Agostiniane abbandonarono nel 1259 par passare fuori di porta Saragozza. Dicesi che il motivo di tale abbandono fosse lo stato pericoloso della fabbrica in causa della sua antichità. Se era in si meschino stato a quei giorni in quale doveva poi esserlo 308 anni dopo ? fra le case comprese nella predetta compra vi fu quella che le Suore della Maddalena avevano comprata li 2 Gennaio 1528 a rogito di Lodovico Montecalvi e Giovanni Battista Rustigani, per L. 1550, la quale era posta sotto S. Catterina di Saragozza, e confinava di dietro col vicolo della Baronzella.
1567 12 Marzo. Il detto Bonfigli comprò, ed assegnò per la suddetta fondazione, parte di casa delle convertite di S. Tecla degenti fuori porta S.Vi tale pagata L. 400 rogito Annibale Rusticelli e più le qui successivi.
4 Aprile. Porzione di casa di proprietà di Doratea di Giovanni Montecalvi moglie di Giovanni Papa da Cento rogito stesso del prezzo di L. 284. 15.
13 Maggio casa di Annibale di Paolo Salaroli del valore di L 900 rogito suddetto.
25 Ottobre. Tre case con torn. 3 di orto in via Baroncella furono vendute da Battista di Carlo Manzini, e da Francesco d’ Antonio Ricci sua moglie, pagate L. 3500 rogito Francesco Barbadori, le quali il Bonfigli cedette alle suore li 23 agosto 1575, rogito Annibale Rusticelli.
Per cessione di ragioni fatta da Pietro di Paolo Cerioli, rogito Marcellino Fabretti L. 109.
18 Novembre. Casetta , e mezza tornatura di terra di Alessandro Arriveri posta in Via Baroncella venduta per L. 491. 16, rogito Cesare Gherardi.
6 Dicembre. Per cessioni di ragioni sopra la casa di Battista, e Carlo Manzini pagate L. 800 a Elisabetta di Giacomo da Loiano vedova di Alessandro Regnani rogito Virgilio Crescimbeni.
1568 5 Aprile. Per cessione come sopra per la casa dei Manzini furono sborsate a Melchiorre Vizzani L. 150, rogito Francesco Barbadori.
14 Aprile. Idem e per la stessa Casa del Manzini altre L. 160 a Bartolomeo Bertucci rogito suddetto.
1569 11 Gennaio Casa di Mellino Sacati nella Nosadella venduta per lire 1300 rogito Virgilio Bartolino.
1569 22 Dicembre. Andrea di Pietro Bonfigli assegnò ad Elena, Doratea, Lavinia, e a Sulpizia sue figlie, ed alle Suore del Monastero di S. Maria degli Angeli una casa, orti, edifizi, e terreni posti fra le vie della Nosadella, e della Baroncella destinati da detto Andrea per il suddetto Monastero rogito Cesare Gherardi.
1575 6 Maggio. Il detto Bonfigli comprò da Melchiorre Brau, da Alfonso, Giulio Cesare, da Lodovico di Opizzo Vizzani, e da Catterina Vallata loro madre, nove case contigue nella Nosadella per lire 6000 rogito Annibale Rusticelli , quali case le cedette alle suore li 5 novembre anno stesso a rogito Rusticelli.
1580 2 Marzo. Margarita di Paolo da Pontremoli erede di Giudittta di Giovanni Accursi alias da Reggio vendette una sua casa con orto di tornature una in via Baroncella per lire 250 rogito Rusticelli.
1587 29 Maggio. (Altri dicono il 30 a ore 22), fu posta la prima pietra fondamentale del monastero di S. Maria degli Angeli nella Nosadella, ai 16 di aprile 1670. La chiesa di S. Maria degli Angeli fu consacrata dal cardinale arcivescovo Paleotti , e li 22 successivo luglio le cinque sorelle Bonfigli si rinchiusero nel monastero.
1593 13 Settembre. Dalle suore degli Angeli, fu presentato al Senato un memoriale per ottenere la chiusura di uno stradello detto Baronzella e per ampliare la fabbrica del loro convento.
Nel 1600 fu replicata la supplica.
1601 25 Febbraio. Il Senato permise la chiusura del vicolo detto Baroncella, o Baronzella che cominciava dove è il portone delle carra del monastero in Via Ca Selvatica, e sboccava nella’ strada di Saragozza prossimamente al N. 233. Di questo vicolo denominato Borgo della Baroncella sotto S. Barbaziano si ha memoria del 1287.
Mercè tal concessione le monache degli Angeli poterono dilatare il loro vasto convento fino alla contrada detta Borgo S. Catterina.
1676. In Marzo nel Borgo di S. Catterina furon atterrate tutte le case dalla parte del monastero degli Angeli, e nel susseguente maggio si cominciò a fondare il muro circondario, che fu finito nell’ Agosto 1677.
Contemporaneamente, e con permesso riportato li 2 febbraio 1675, fabbricarono le monache il magnifico chiostro lungo piedi 420 , largo piedi 220 , di superficie tornature 6 e tavole 60, contornato da 68 arcate sostenute da colonne binnate, il quale fu interamente demolito dopo il 1810 per ampliare gli orti che vi erano compresi.
La chiesa fu risarcita ed ornata nel 1790. Li 4 febbraio 1799 fu soppresso il monastero, il quale fu destinato per ritiro a quelle claustrali che amassero di vivere in comunione ma senza clausura, pagando però un congruo affitto. Li 8 giugno 1805 furono obbligate a sloggiare per dar posto alle suore cappuccine che vennero ad abitarlo fino al 25 aprile 1810 anno in cui furono anch’esse soppresse. Li 8 maggio 1810 questo vastissimo locale fu comprato da Luigi Innocenti a rogito del dott. Serafino Betti.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Santa Maria degli Angeli.
Monastero di monache Agostiniane posto nella Nosadella.
Il convento e la chiesa fu eretto da Andrea Bonfigli il 4 febbraio 1567.
Fu comprato per L. 12000 un vecchio convento in parte rovinoso, e varie case che rendevano in tutto L. 340 annue. Questi stabili furono venduti dalle suore Domenicane di Val di Pietra, dette poi della Maddalena.
Di più fu acquistata per L. 400 dalle suore di Santa Tecla, dette le Convertite, che stavano fuori di Porta S. Vitale, porzione di una casa contigua.
Il 30 maggio 1567 fu posta la prima pietra in giorno di venerdì alle ore 22 nel luogo dove eravi il portone delle carra, dalla parte della strada detta della Baroncella che corrispondeva a quella di Saragozza.
La chiesa fu consacrata il 16 aprile 1570.
Nel 1746 furono terminate le case Con portico che fa continuazione con quello del convento, le quali sono nell’ angolo di Saragozza e Nosadella, e appartenevano allo stesso monastero. Questo convento era uno dei più Vasti e dei più ricchi di Bologna.
Il 21 giugno 1798 furono obbligate di ricevere e di mantenere le suore di Gesù e Maria.
Il 4 febbraio 1799 furono soppresse.
La Centrale aveva assegnato, per decreto 24 gennaio 1799, questo locale per le suore soppresse che avessero amato di vivere ritirate, pagando però la pigione. Vestivano un abito modesto ed uniforme. Dovettero poi sloggiare e cosi passare nella casa del marchese Conti in Borgo S. Marino dalla Viola.
Nel predetto monastero vi passarono ad abitare anche le capuccine, lo che seguì il 5 dicembre 1806. Si servivano della chiesa esterna unita all’interna, tenendo aperta anche la porta per decreto 10 marzo 1808.