Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Maglio. Il suolo sul quale è piantato il molino del Maglio era di diretto dominio dei Poeti.
Li 21 marzo 1561 il Senatore Paolo Poeti rinnovò la locazione a Nicolò Cavazzoni di una pezza di terra di tor. 1 e mezza presso il muro della Città fra la porta di Galliera, e quella delle Lame col gius dell’acquedotto per far lavorare l’edifizio del Maglio, e Battiferro, qual edifìzio fu venduto a Girolomo Cavazzoni padre del suddetto Nicolò dal marchese Antonio Fundarini, poi da questi costrutto il predetto edificio. Rogito Giovanni Tommaso Gamberini e Assalonne Landini. Dopo esser passato a vari proprietari, lo ebbe il tesoriere Antonio Odorici, che vi fece una pilla, poi al cavaliere Antonio Aldini che lo ridusse a molino , dopo che tutti i privilegi di privativa furon tolti ai molini del mercato , e da quelli di presistenza antichissima.