Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa e Compagnia di S. Maria delle Vergini poi detta della Santissima Trinità con ospitale per convalescenti.
Li 2 Marzo 1585 il Rettore e gli uomini della Compagnia de’ santi Naborre e Felice presentarono memoriale al Senato per coprire il torresotto, dove si è scoperta un immagine della B. V. dietro la mura delle Lame.
Li 9 ottobre 1587. Gli operai della B. V. dietro la mura delle Lame chiesero di poter salegare la via che da Reno al muro sinistro va a detta Madonna.
Sembra la via dietro la mura a cominciare dal porto naviglio, quando non fosse quella della Carrara.
Da sì umili principi ebbe origine la chiesa, che come si vedrà fu poi elegantemente fabbricata , per ora basterà dire che la compagnia passata dall’ oratorio in capo a Bagno Marino (vedi chiesa della B. V. della Libertà) a strada S. Stefano nell’angolo della Rimorsella prese possesso di questo sito, e di una casetta annessa li 3 giugno 1589 come da rogito di Cesare Moltecalvi e abbandonò strada S. Stefano per qui trasferirsi li 4 giugno susseguente. Le prime cure dei confratelli furon rivolte a metter mano alla fabbrica di una decorosa Chiesa, che nel 1600 si vide perfezionata.
Li 30 giugno 1636. La compagnia della Trinità presentò memoriale al Senato per potere fabbricare un ospitale più capace per li convalescenti , e Pellegrini. Li 12 ottobre 1663 ottennero altro suolo per ampliarlo. Nel 1664 fu portato al suo termine.
Questa corporazione fu abolita li 27 luglio 1798 e siccome li loro beni furono riconosciuti di pertinenza della pubblica beneficenza furono dall’Amministrazione dei beni Demaniali consegnati al grande Ospitale della Vita , e della Morte.
La chiesa fu chiusa li 16 agosto 1808, e profanata.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Santissima Trinità.
Confraternita posta dietro le mura della città, fra porta S. Felice e quella delle Lamme, che ebbe principio nel 1574 in un Cancello in Capo di Bagno Marino nella mura fra S. Mamolo e Saragozza, dov’è adesso la chiesa di Santa Maria della Libertà.
Nel 1578 il 20 maggio passarono alla loro chiesa sull’angolo della Rimorsella, ossia Burgo S. Biagio.
Nel 1585 fu cominciata questa chiesa con un bel portico, con disegno di Gio. Battista Ballarini il 31 dicembre 1581.
Il 4 giugno 1589 i confratelli traslocarono da strada S. Stefano la loro residenza.
Nel 1664 fu fabbricato il reffettorio e dormintorio per i convalescenti.
Il 26 luglio 1798 questa Compagnia fu sopressa.
Il 10 agosto 1808 la chiesa fu chiusa quantunque di pertinenza dell’Opera di Carità.
Il locale era assogetlato alla parrocchia di S. Filippo delle Lame in Santa Chiara.
Il 5 luglio 1805 l’Ospedale dei Convalescenti fu unito al Grande Ospedale.
Nel marzo 1809 la Madonna dipinta nel muro fu trasportata alla Certosa, dove l’11 giugno 1809 questa e tant’altre furono esposte alla pubblica venerazione.