Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa, e monastero di Domenicane di S. Guglielmo. Gli statuti di Bologna del 1252 ci hanno tramandato memoria che il Comune di Bologna soccorse i religiosi Guglielmiti, o Guglielmini che quivi erano stabiliti. Ignorasi quando e come venissero a Bologna questi eremiti osservando la regola di San Benedetto che traevano il loro nome da un B. Gugliemo Malcappa Marchegiano, che uniti agli Eremitani di S. Agostino nel 1256 passarono ad abitare in S. Giacomo nel 1257. Abbandonato questo convento dai Guglielmiti, Alessandro Papa IV ai 2 febbraio 1260 ordinò l’erezione del monastero di S. Guglielmo nel Borgo della Mascarella sotto la regola di S. Benedetto, e inaugurò l’ instituzione Cisterciense per monache che sembrano fondate dal predetto pontificio decreto. Opponesi a questa fondazione un’ elemosina compartita dal Comune a questo monastero nel 1258, e che risulta dallo statuto di detto anno dal quale non si rileva se appartenesse a religiosi, o a religiose. (Nota del Breventani: “negli Statuti (ed. Frati) si trova che nel 1259 si faceva elemosina dominabus Sancti Guillelmi (I,51), prima invece l’elemosina si faceva fratribus Sancti Guillelmi (I,455, dove si devono intendere citati i codici 1252 e 1253, vedi pag. 453, A).
Due corporazioni monastiche si concentrarono poi in S. Guglielmo, e cioè quelle di Santa Maria di Fontana di Castagnolo sul finire del secolo XIII, o sul principiare del secolo XIV, e quella di S. Nicolò di Carpineta che dalle Caselle eran venute a S. Nicolò dell’ Avesa presso il Campo del Mercato, e che qui passarono il 30 aprile 1322. Rogito Egidio dei Guerrini.
Questo monastero fu uno dei più vasti, e dei più belli di Bologna. Contava due ampli dormitori l’uno lungo piedi 118 fabbricato nel 1590, l’altro di piedi 113 costrutto poco dopo. Il gran refettorio fu fatto nel 1606 e sugli ultimi tempi vi si era aggiunta una magnifica scala.
La Chiesa di niun rimarco non era aderente alla strada, ma passato un cortile che la precedeva. Le monache che dai 1515 in avanti professarono le regole di S. Domenico furon sopresse il 31 gennaio 1799. Il convento fu proposto per caserma, poi venduto a Francesco Ungarelli della Molinella l’11 luglio 1801. Rogito Luigi Aldini. Appartenne poi a Paolo Costa nato in Ravenna, ma oriondo bolognese uomo versatissimo in belle lettere, e poeta riputatissimo.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Guglielmo.
Chiesa alla porta della Mascarella di Suore Domenicane.
Era convento di Benedettini, che si unì nel 1263 a quello delle suore dell’ordine di S.Agostino, posto nel Comune di Castagnolo Maggiore, in luogo detto la Fontana.
Nel 1322 si unì a questo convento, quello delle Agostiniane di Carpineto, già in S. Nicolò del Mercato, fondato sulla riva dell’Avesa, quasi rincontro ai primi molini del canale di Reno, e dove prima di dette suore vi erano dei Carmelitani.
In appresso presero la regola di S.Agostino, poi quella di S. Bernardo dei Cisterciensi.
Il 14 febbraio 1516 divennero Domenicane.
Nel 1590 fabbricarono il dormitorio lungo piedi novanta.
Nel 1606 fecero il refettorio, e risarcirono la chiesa, che fu poi consacrata la domenica 5 settembre 1635.
Il 20 giugno 1798 fu intimato a queste suore di ricevere, o di mantenere quelle di Santa Maria Maddalena.
Il 31 gennaio 1799 (Orig. 1699) furono soppresse. Questo convento fu proposto il 2 aprile 1799 per alloggio dei soldati, ed ufficiali Cisalpini.