Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Legnani poi Pizzardi
Iniziato nel 1587, su progetto di F. Terribilia e F. Guerra come residenza senatoria della famiglia Legnani, l’edificio si arricchì verso il 1677 di uno scalone costruito da Gabriele Chelini. Nel cortile si trovano due copie di centauri romani, opera di P. Tadolini, cui si deve anche l’Ercole con divinità fluviali (1765) nella nicchia costruita da suo fratello Francesco. Sulle porte dell’atrio, busti di G. M. Mazza. L’esterno fu ammodernato da A. Zannoni nel 1868-69; nelle sale, decorazioni coeve di A. Guardassoni, G. C. Ferrari, A. Muzzi, G. Lodi.
Indirizzo:
via D’Azeglio, 38
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che fu di Tommaso Libri, e da questi venduta a Taddeo Seccadenari in assoluzione del residuo prezzo di una casa sotto Sant’ Andrea delle scuole, che confinava con Anselmo libraio, col venditore, e colla via pubblica. Rogito Giulio Seccadenari delli 30 giugno 1548.
Del 1631 apparteneva agli eredi di Alessandro Barbieri, e sotto li 14 luglio 1666 vien descritta per casa grande con altra piccola annessa, e con quattro botteghe sotto di proprietà del fu dottor Giacomo Barbieri, posta sotto Sant’ Andrea degli Ansaldi, in via di Sant’ Isaia, o dei Legnani, ceduta da Luca e Vincenzo Barbieri ai creditori del detto dottor Giacomo.
Li 12 agosto 1699 era di Gio. Francesco di Iacopo, dottor di filosofia e medicina.
Appartenne poi ai Triboli famiglia di notari, e Francesco Maria Triboli la vendette per L. 13200 al senator Girolamo Legnani li 16 agosto 1775. Rogito Massimo Messié.
Gli eredi Legnani la vendettero al mercante Panni, che l’ampliò con altro stabile verso ponente, e la risarcì nel 1819.