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Via Galliera 21 (N.489) – Palazzo Bonasoni

Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Bonasoni
L’edificio venne costruito verso la metà del Cinquecento su progetto di Antonio Morandi, detto il Terribilia.
Indirizzo:
via Galliera, 21


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
1399, 8 gennaio. Braiguerra e Caccianemico, fratelli Caccianemici, vendettero una casa con torre a Giorgio Villanova, per L. 100. Rogito Gio. Ghisellardi.
1448, 15 febbraio. Nicolò Villanova affittò la detta casa con torrone a Nicolò e Domenico fratelli Scardui, per L. 12 di Picchioni. Rogito Galeazzo Manzoli e Giacomo Perraccini.
1454, 6 giugno. Licenza dei difensori dell’Avere a Nicolò Scardui, dietro perizia di Aristotile Fioravanti, colla quale si permette di chiudere il portico laterale della sua casa in Galliera sotto Santa Maria Maggiore dalla parte della strada per la quale si va alla contrada Quartirolo, fabbricando un muro da cominciarsi nell’angolo della casa che fu già di Nicolò Villanova in Galliera che era presso la torre di detta casa, e da continuarsi a retta linea sotto il portico di detta casa fino ad un pillastro che sostiene una catena, e cioè per piedi 55 circa, di modo che la strada che conduce alla via Quartirolo essendo larga piedi 8 1/2 diventerà larga piedi 9 e oncie 1.
Gli Scardui unirono alla predetta casa quella loro assegnata da Margarita Balzani vedova di Lapo Lapi, poi moglie di Nicolò Terzi, in prezzo di L. 200, rogito Frigerino di S. Venanzo, e quella che Scarduino Scardui aveva acquistato li 8 febbraio 1428 da Antonio da Como per L. 70. Rogito Filippo Formaglini.
Il cav. Galeazzo del dottor in leggi Gio. Bonasoni, comprò una casa grande, pare dai Dina, in confine di Bertiera e del vicolo Quartirolo, rogito Girolamo Castellani, e sopra vi fabbricò un palazzo ornato, come egli dichiara nel suo testamento fatto li 7 marzo 1556 a rogito Pierantonio Stancari.
1609, 10 dicembre. Il conte Alessandro Tanara comprò da Camilla di Giovanni Bonasoni una casa grande in Galliera, che confinava tre strade, il dott. Gio. Battista Fabi ecc. , più una stalla con rimessa rimpetto a detta casa nella parte posteriore, per L. 25000. Rogito Gio. Battista Rossi.
1615, 13 agosto. Il conte Gio. Battista e Annibale Ranuzzi comprano dal conte Alessandro del fu Cesare Tanara tutti gli edifìzi delle case, casette e stalle, poste sotto Santa Maria Maggiore, Bertiera, e Quartirolo, per L. 31600. Rogito Achille Canonici.
1704, 31 gennaio. Il senator Gio. Carlo Ranuzzi permutò questo stabile, valutato L. 33000, con una possessione alla Gaiana del senator Volta, come da Rogito di Giuseppe Lodi e di Camillo Canova.
Achille Vincenzo d’Astorre Volta, morto li 8 dicembre 1739, ultimo della sua famiglia, testò li 30 aprile 1739 a rogito d’Innocenzo Maria Mazza, nel quale ordina che si imborsino i secondogeniti del conte Gaetano Grati, del senatore Guastavillani, e di Costanzo Pellegrini, che se ne estragga uno, e questo sarà suo erede, obbligandolo però ad assumere Arma e cognome Volta, ed abitare il suo palazzo in Galliera. L’ estrazione non poteva farsi se non eseguiti tutti i legati. Verificata questa condizione, gl’ interessati convennero che l’ estratto avrebbe pagato agli altri due, loro vita natural durante, annue L. 1200. Rogito Gio. Antonio Lodi delli 8 aprile 1771.
La mattina del 9 luglio 1772 nella congregazione dell’opera dei vergognosi fu fatta l’estrazione, che favorì il conte Muzio del conte Gaetano Grati, il quale li 26 gennaio 1804, a rogito Luigi Aldini, vendette questo palazzo .al marchese Francesco Camillo di Nicolò Scarani.

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