Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che anche del 1526 apparteneva ai Tassi.
1545, 2 luglio. Catterina del fu Vincenzo Tassi, moglie di Antonio Galeazzo del fu Antonio Caravaggi, qual erede di Annibale suo fratello, vendette questa casa per scudi 750 d’ oro al dottor Tommaso del fu Bernardo, o Gerardo Dondoli. Rogito Giovanni Battista Castellani. Confina Gio. Galeazzo Gessi di sopra, Annibale dalla Nave di sotto, e la via dell’Avicella di dietro.
In questo stabile vi è compresa la casa di Ambrogio d’ altro Ambrogio Alberini, vendutagli da Alessandra dalla Nave, alias Ferri, moglie del dottor Felice Castelli, e da Ottavio, Fabio, e Annibale di lei figli, li 13 ottobre 1600, per L. 5000. Rogito Achille Canonici. Si dice posta in Galliera sotto S. Benedetto, e confinare l’ Avesella, i Dondoli, e i Sarti.
Questa vendita forse fu fatta col patto di francare, perchè li 19 febbraio 1625 Agostino del fu fabio Dondoli la comprò da Gio. Battista del fu Ambrogio Alberini, per L. 5697. Rogito Bernardino Andrioli. Confina il compratore, l’ Avicella, ed Emilio Sarti.
Terminarono i Dondoli nel conte Sigismondo del fu Agostino, nato sordo muto, che testò li 20 giugno 1667, e morì in questa casa nel 1693, instituendo eredi le di lui sorelle Alessandra moglie di Girolamo Rossi, e Ginevra vedova di Guicciardo dal Medico, alle quali sostituisce Gio. Battista, Giuseppe e Gio. Francesco fratelli, e figli di Girolamo Rossi, di lui nipoti, in eguali porzioni. Rogito Gio. Battista Cavazza, e Carlo Vanotti.
Gio. Francesco Rossi Poggi restò il solo erede Dondoli, e fu l’ultimo di sua famiglia, i di cui eredi fiduciari, li 19 gennaio 1737, la vendettero a Lucantonio del fu Domenico Mazza di S. Vincenzo, qualificandola nell’ instrumento, a rogito Agostino Ignazio Pedretti, per casa grande in Galliera sotto Santa Maria Maggiore, e una casa annessa sotto S. Benedetto, e più altra casa con stalla nell’ Aviceila. Fu acquistata dai Merendoni, e ultimamente apparteneva a Insom.