Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa degli Ambrosini.
1639, 18 febbraio. Il doti. Bartolomeo Ambrosini compra da Alessandro Cavalchi una casa in Galliera, per L. 4150. Rogito Pietro Bertolotti. Confina di dietro colle casette di S. Benedetto, a settentrione Fabio e Andrea Verardini successori di Giovanni Ruscelli, a occidente Antonio Bondi.
1672, 7 marzo. Il dottor Giacinto Ambrosini, con suo testamento di detto giorno, a rogito Alessandro Sforza Bertolazzi, ordinò che, terminati i suoi discendenti, passasse la sua eredità alle suore della Maddalena, a contemplazione di suor Maria Cecilia di lui sorella monaca nel detto convento.
Mario Maggiore Scarsella ebbe in moglie un Ambrosini, forse figlia di Cesare.
L’ ultimo di questa famiglia fu il dottor Cesare morto in settembre del 1706, e la casa in discorso passò a detto monastero. È qualificata per casa grande con stalla, e rimessa da Carozze, sotto S. Benedetto. Confina a mattina colle casette di S. Benedetto, a Mezzodì colla compagnia di S. Gioseffo del Mercato come erede di Antonio Bondi, a sera colla via di Galliera, e a settentrione coi Verardini. La sua larghezza in Galliera è di piedi 34, nelle casette piedi 36, lunga piedi 200, e alta piedi 36.