Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che dicesi fosse dei Cervi nel 1291, della qual famiglia fu Corvolino Cervi, che nel 1406, assieme ad altri primari cittadini, il Legato volle con sè andando a Roma, come ostaggi per la tranquillità di Bologna. Appartenne però a quei dalle Correggie. È certo anche che fu posseduta dalla famiglia senatoria Caccialupi, estinta nel senator Lodovico che lasciò erede Carlantonio di Lodovico di Gio. Galeazzo Malvezzi, ma non avendo egli successione, e neppure fratelli, instituì erede Giovanni di Stefano Allamandini e di Laura Caccialupi sua sorella.
Il detto testamento fu fatto li 10 febbraio 1607 a rogito di Gio. Francesco di Paolo Benacci.
1607, 8 marzo. Inventario legale dell’eredità di Carlantonio Caccialupi fatto da Stefano Allamandini padre e amministratore di Giovanni Caccialupi erede testamentario del suddetto Carlantonio. In quest’ inventario si descrive una casa grande in Galliera sotto Santa Maria Maggiore. Rogito Carlantonio Berni.
Questa casa fu comprata dai Pinchiari, dei quali furono eredi i conti Scarselli discendenti da Elisabetta di Bernardino Pinchiari, moglie di Cesare Alessandro di Mario maggiore Scarselli, morta li 24 gennaio 1737.
Li 12 ottobre 1731 era dei Gozzi, che sembra l’acquistassero per Antonia Merighi celebre cantante bolognese, che lasciò erede il marito Carlo Carlani, il quale nel 1764 passò in seconde nozze con Annunziata Garani della Pieve, essa pure cantante.
Nel 1776 mori Carlo in Palermo lasciando incinta la Garani, che ebbe il dottor in leggi Carlani, il quale ultimamente era possessore di questa casa.