Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Sotto questo numero si comprendono due antiche case, ora unite in una sola, che appartennero ad una famiglia Marchetti.
Li 13 gennaio 1651 era di Andrea Sirani celebre pittore, e di Laura Zenzanini Gallesi.
Li 24 aprile 1692 i creditori dello stato di Ercole del fu Giovanni Guastarobba vendono a Biagio e fratelli Nuzzi la casa che fu Bombelli, poi Guastarobba, con spezieria, posta sotto S. Pietro, e nella via Malcontenti e Galliera. Rogito Giuseppe Lodi. (Vedi via Malcontenti N. 1804).
Nel 1715 era di Geminiano Nuzzi e di Francesco Bombelli.
Passò a Vincenzo Campedelli, morto il primo aprile 1750, che lasciò erede la moglie Elisabetta Borloloni.
Li 28 aprile 1744 Vicenzo Campedelli ottenne suolo pubblico per fare un nuovo muro a comodo della sua casa e spezieria, cominciando dalla via di Galliera, in larghezza piedi 6 e in lunghezza piedi 24 nel vicolo detto de Malcontenti, e di condurre ii muro sinistro alla chiesa dell’ oratorio.
1768, 13 settembre. Giuseppe Ignazio Facci, lardarolo sotto il portico degli Scappi, compra da Elisabetta Bortoloni vedova Giavarini, del dottor Panelli, e di detto Campadelli, una casa con bottega da speziale nel bivio di Galliera, sotto S. Pietro, per lire 13200. Rogito Gio. Battista Pio Monti, ed Ercole Maria Valla. Sembra però che fosse un vitalizio, perchè la venditrice si riservò l’uso di un applicato di L. 500 e once 50 d’olio annuali, fino alla sua morte, seguita li 19 febbraio 1771. Fu poi acquistata dai fratelli Malaguti, che la risarcirono.
La bottega di spezieria fu condotta dai Principi quando ritornatone un ramo a Bologna si diede alla farmacia, e che dall’insegna di un medico cominciò a dirsi Principi dal Medico. (Vedi Pescarie). La detta bottega servì sempre ad uso di farmacia, salvo un intervallo di tempo nel quale fu messa a drogheria da un certo Foco. Ultimamente apparteneva ai fratelli Malaguti di Crevalcore.
I suddetti stabili, assieme alla farmacia, furon poi acquistati da Pietro Pellegrino Ferri, che senza risparmio e con molta cura li ridusse ad un solo, abbellendolo e rendendolo nello stato in cui presentemente lo vediamo.
Per il proseguimento di questa strada fino alla piazza del Nettuno vedi Piazza di S. Pietro.