Dai Cartigli del Comune di Bologna
I due edifici affiancati appartennero alla famiglia Nascentori, artigiani del vetro. Quello al n. 6 risale alla fine del Quattrocento; quello al n. 8 è del primo quarto del Cinquecento, nell’elegante gusto rinascimentale ispirato ai modi di Baldassarre Peruzzi.
Indirizzo:
via Drapperie, 6, 8
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che fu dei Nascentori, comprata dal causidico Floriano Moratti detto il Notarino nato in Casio di vil condizione, che fu il primo procuratore della città, e che morì ricco di un valsente di ducati 50000, li 9 settembre 1576, lasciando erede la figlia Margarita moglie del senator Annibale de’ Bianchi, come si ha dal suo testamento fatto in Imola li 18 febbraio 1567. Rogito Cesare Angelini. Dagli eredi Moratti passò ad Antonio Maria Garofalini, come dall’ inventario legale della sua eredità fatto a rogito Bartolomeo Albertini da Antonio Maria del fu Giovanni Monteceneri Desideri. Confinava Antonio Persiani, Giacomo Cavazza, e Francesco Ferratini sucessore di Giacomo Pollastri. Nel 1749 confinava a ponente colle Drapperie, a levante coll’Avesa, a settentrione con Ferratini, e a mezzodì coll’ eredità Mussaloni poi della Vita, i Fantuzzi, e il vicolo Beccapesci. Fu poscia comprata dal dottor medico ostetricante Gio. Antonio Galli, il quale la vendette all’ Assuntaria di Camera in prezzo di L. 16400, a comodo dei pubblici dazi, così facoltizzata dal Reggimento per decreto delli 23 febbraio 1771. Servi per il dazio del ritaglio, delle carni porcine, e dell’ orto. In seguito vi fu poi stabilito il magazzeno, e la distribuzione degli olii per la pubblica notturna illuminazione.