Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
In questo stabile vi era la residenza dell’ arte dei gargiolari. I gargiolari e capestrari nel 1423 ottennero che venti di loro fossero aggregati all’ arte dei salaroli. Arrivato l’ anno 1663 ricorsero per essere separati, lo che ottennero li 29 dicembre 1666 dal Senato, come consta da rogito di Agostino Orta e Sforza Alessandro Bertolazzi. Li 3 ottobre 1670 sortirono per la prima volta in corpo colle altre compagnie d’arti per accompagnare il trasporto della testa di S. Petronio da S. Stefano alle sua basilica.
Il primo loro Massaro fu Floriano Pizzoli nel quarto trimestre del 1670. Al loro protettore, Sant’ Antonio Abbate, era dedicata la cappella di questa residenza, che cessò di esserlo quando li 11 gennaio 1798 furono avvocati alla nazione i loro beni.
Confinava questa residenza a levante coll’ arte dei gargiolari, a ponente colla via pubblica, a mezzodì con Gualandi, e a settentrione con Pellegrino Torri.
In questo locale vi era ancora la cappella dedicata a S. Petronio della compagnia dei tessitori di seta, aperta li 4 ottobre 1749. Questi tessitori facevano parte dell’ arte dei mercanti da seta, poi essendone stati separati ebbero i loro particolari statuti fatti nel 1540, poi riformati li 29 novembre 1582. Li 16 ottobre 1640 fu rivocata l’ erezione dell’ arte dei tessitori dal Legato e Reggimento, ed annullati gli statuti fatti dai detti tessitori ad istanza dell’ arte della seta. Li 29 ottobre 1664 fu rimessa l’arte, a cui furon dati nuovi statuti. Non ebbero però Massaro nel Collegio dei Tribuni che il primo gennaio 1627, e fu Angelo Maria Vannini. Li 22 dicembre 1797 questa corpo razione fu sciolta.
I cordellari, o tessitori di cordelle di seta, erano uniti all’arte dei merciari, poi separati, avendo ottenuto l’ approvazione dei loro statuti in 13 capi li 21 giugno 1686. Scielsero a protettore S. Francesco d’Assisi. Il loro Massaro non faceva parte del Collegio dei Tribuni della plebe.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Antonio Abbate.
Chiesa nella via delle Cimarie, dell’ arte dei Gargiolari, posta nella stessa casa dei Tessitori e Cordellari da seta.
Fu poi restaurata dai Salaroli il 18 marzo 1667, e privilegiata nel 1670 per andare alle processioni.