Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Nell’angolo delle Drapperie evvi una casa che ha la porta nelle dette Drapperie al N. 1139, la quale li 29 novembre 1484. a rogito di Bartolomeo Enrighetti, fu venduta a Giovanni II Bentivogli, da Agostino ed altri dei Foscarari. È posta sotto San Matteo degli Accarisi, con botteghe nelle Chiavature, nelle Pescarie, e nella via che va alle Calzolarie. Confina strade da tre lati, e i beni dell’ Ospitale della Vita a ponente verso piazza, per L. 8000, moneta corrente.
1484, 19 dicembre. Compra il suddetto Bentivogli dall’arte dei falegnami una casa con cinque botteghe sotto S. Vito, per la gran fabbrica che aveva cominciato. Confina a oriente col compratore, la strada a mezzodì, a settentrione le Chiavature e le Pescarie, e coll’ Ospitale della Vita a ponente, per L. 4000. Rogito Gio. Battista di Iacopo Pellegrini.
Li 22 settembre 1507 Pietro Griffo, esecutore apostolico, assegnò alla Camera di Bologna L. 4280, esistenti presso Antonio Maria Legnani tesoriere pontificio, ricavate dalla vendita di beni di Gio. Bentivogli, confiscati alla Camera Apostolica, i quali beni consistevano:
In due botteghe, con sala grande e granari, dove soleva essere la tesoreria nuova nella contrada delle Chiavature, stimate L. 3900.
Altra bottega contigua L. 1000.
Altra vicina, L. 1600.
Altra che viene appresso, dov’ è la Zecca, L. 1400.
Altra idem, L. 500.
Un’ altra simile, L. 500.
Altra bottega L. 1300.
Finalmente una banca da macellaro sotto Santa Cecilia nell’angolo dei Pellacani L. 200.
Questa somma ed altri beni, oltre i predetti, furono assegnati alla Camera di Bologna, in solutum di porzione di credito della medesima contro il detto Bentivogli, per debiti contratti a di lui riguardo. Le due botteghe con sala grande, ad uso di tesoreria nuova, confinavano due strade, con beni Bentivogli, e della Vita.
In quanto al primo numero in ordine, si ha che li 26 novembre 1554 Pietro Bonfiglio e Antonio Maria da Lignano vendettero questa bottega all’ Ospitale della Vita per L. 2000. Rogito Francesco Bue. Confinava presso la sala ove si faceva l’udienza, che già spettava agli eredi di Stefano Desideri quando fu comprata.
N. 2. Bottega dei Ghelli.
N. 3. Bottega venduta da Bernardino del fu Ippolito Scarduino, e da Tommaso del fu Taddeo Ghelli, per L. 1500, all’Ospitale. Rogito Francesco Bue delli 5 luglio 1569.
N. 4. Bottega venduta da Vincenzo di Girolamo Leoni all’Ospitale, per L. 1400. Rogito Lorenzo Chiocca e Alberto Budriolo delli 3 marzo 1562.
NN. 5, 6. Bottega grande degli eredi di Filippo Lucchini, la quale ha due mostre, ove anticamente si faceva la zecca.
1543, 15 giugno. Casa ad uso di zecca nelle Chiavature sotto S. Matteo delle Pescarie, venduta da Gio. Fontana a Sebastiano del fu Pompeo Pellegrini. Rogito Pier Antonio Stancari e Angelo Picinardi.
1518, 9 aprile. Alessandro Bentivogli la vendette a Nicolò Fontana.
NN. 7, 8. Due piccole botteghe non appartenenti all’Ospitale.
N. 9. Bottega della Vita.