Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Compagnia della SS. Risurrezione, che cominciò col titolo di compagnia del SS. Sacramento l’anno 1564 nella chiesa della Maddalena di Strada S. Donato. Pare che per alcune differenze insorte dovessero qui traslocarsi in una casa lasciata alla compagnia dal confratello Gio. Battista Avanti. Li 2 settembre vi cominciarono le loro devote radunanze in un privato oratorio, che resero pubblico li 3 settembre 1570, e che l’ ufficiarono per l’ ultima volta li 2 aprile 1792 per passare a S. Silvestro detto in cantina, in via dei Toschi N. 1225, chiesa rimasta vuota per essersi unito quel titolo parrocchiale a quello di S. Martino dei Santi. La compagnia della Risurrezione fu soppressa li 27 luglio 1798. Questo locale di Cento Trecento fu comprato dal notaro dott. Angelo Felicori, a rogito del dott. Serafino Betti delli 31 dicembre 1800.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Risurrezione di nostro S. G. Cristo.
Compagnia con chiesa posta in Cento Trecento, incominciata nel 1564.
Il 2 settembre 1569 ritirossi in questa strada, in una casa lasciatagli da Giovanni Battista Avanzi, dove fabbricaronvi la chiesa e l’oratorio. Prima si chiamavano sotto il titolo della Maddalena.
Vi era poco lungi di là il Collegio degli Ungari, nel quale vennero ad abitarvi le monache Scalzine, quando traslocaronsi dalla casa dei Catecumeni di strada San Stefano, facendovi una chiesina dedicata a S. Giuseppe, e Teresa.
Le suore furon traslocate nelle Scalze in strada Stefano.
Questo locale fu ridotto a caserma, poi a deposito per i coscritti bolognesi.
Questa compagnia fu soppressa il 27 luglio 1798. La chiesa fu ridotta a stalla e rimessa.