Dai Cartigli del Comune di Bologna
Ex Collegio di San Luigi.
Vasto edificio ad uso di collegio e scuola dei gesuiti; iniziato a costruirsi agli inizi del Settecento venne terminato nel 1725-30, su progetto di Alfonso Torreggiani. Accanto ad esso ci sono le cosiddette Scuole Nuove che furono iniziate da Giovan Battista Piacentini nel 1717-18.
Indirizzo:
via Cartoleria, 5
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Collegio di S. Luigi istituito nel 1645 dal conte Carlo Zani, sotto la protezione di S. Carlo, poi di S. Luigi nel 1654.
Questo locale è composto di due case nella via di Cartoleria Vecchia, e di quattro nella via dei Chiari. I suoi confini sono le predette due strade, quella del campo di Santa Lucia a ponente, ed il collegio di Santa Lucia a mezzodì.
Il cosi detto collegio di S. Carlo ebbe il suo principio nella casa di D. Giovanni Morelli lasciata ai gesuiti con suo testamento delli 11 febbraio 1634, rogito Gregorio Vecchi, la quale è nella via dei Chiari sull’angolo del campo di Santa Lucia, e che i Gesuiti li 18 febbraio 1656 affittarono per anni tre assieme ad una casa vicina a comodo della fabbrica della nuova chiesa di S. Lucia, per L. 487 annue, a D. Girolamo Canuti rettore del collegio di S. Carlo, poi di S. Luigi.
Presso alla suddetta casa vi era quella che Anna del fu Bartolomeo Lotti vendette a Giuseppe del fu Alessandro Sforza li 15 marzo 1655 per L. 1500. Rogito Domenico Sandri. Era posta nella via dei Chiari, in confine degli eredi di Lorenzo Garbieri a levante, ed a sera col collegio di S. Carlo. Questa casa fu venduta il 9 giugno 1660 dal suddetto Sforza ai Gesuiti, replicandosi gli stessi confini, commutando però il titolo del collegio già di S. Carlo in quello di S. Luigi, pagata L. 2100. Rogito Alessandro Andrei.
Veniva in appresso la casa che fu di Lorenzo Garbieri, poi dei Ratta, venduta ai Gesuiti per L. 1852. La prossima pare che appartenesse a Vincenzo Cattani, che la vendette ai Gesuiti per L. 3670, poi ricomprata dalla Tortorelli per L. 2500. Dopo questa ve n’ era una delle suore di S. Leonardo della quale non si è trovato la compra. Nell’angolo di Cartoleria Vecchia e della via dei Chiari vi era la casa dei Boselli. In Cartoleria, presso i Boselli, vi era una casuccia già Viggiani, poi dei Padri di S. Gio. in Monte, indi venduta da Matteo Pederzani per L. 3000. Rogito Gio. Lodovico Calvi. Finalmente la casa dei Solimei, pagata L. 3100.
1693, 16 dicembre. I Gesuiti concedono tutti i suddetti stabili in locazione perpetua al rettore del collegio di S. Luigi, valutandoli nel contratto L. 25090, ed un predio a Belpoggio di tornature 20, 36, che senza la casa fabbricata dal collegio per uso di villeggiatura, fu stimato L. 8091, 10, totale 33181, 10, per l’annuo affitto di L. 1243, 15, col patto espresso che sciogliendosi il collegio ritorni il tutto ai Gesuiti. Rogito Antonio Maria Magnani.
La fabbrica di questo collegio fu cominciata all’interno nel 1717, come pure il portico dalla parte di Cartoleria Vecchia.
1725, 6 marzo. L’Ornato concesse al collegio di S. Luigi in Cartoleria Vecchia piedi 149 quadrati di suolo per continuare il portico fino alla via dei Chiari, e nella via dei Chiari fu permesso di dirizzare il portico occupando piedi 62.
Nella sua istituzione servì questo collegio per soli cittadini che pagavano L. 27, 10 di mensile retribuzione, ed era governato da un prete secolare, poi dai Gesuiti, e dopo la loro soppressione, dai Bernabiti. Per convenienza di locale gli fu unito il Collegio di S. Xaverio per decreto 19 novembre 1797, eseguito il 2 dicembre susseguente. Vestivano l’abito ed il mantello nero in tutte le stagioni. Nel 1777 adottarono per il solo inverno un tabarro di panno cenerino.
N. 434, 435, 436. Passato il collegio, venivano diverse case delle quali si è parlato in gran parte dove si è trattato del collegio di Santa Lucia. Sia però permesso di qui dare conto di qualcuna di esse siccome segue.
1444, 19 febbraio. Bartolomeo e Francesco del fu Lorenzo Cavagli calzolaro, e Franceschina del fu Nerio Avanzi, loro madre, vendono a Francesco del fu Antonio Romazia alias dalla Fava, una casa in Cartoleria Vecchia. Rogito Pietro Bruni.
1484, 21 novembre. I Fava la cedettero in via di permuta al collegio di Messer Gesù Cristo. Rogito Francesco Muletti, e Francesco Ghisilieri.
1581, 15 marzo. Galeazzo del fu Luca Ghino promette di vendere a Girolamo Caprara una casa sotto Santa Lucia in Cartoleria Vecchia, confina la casa detta la Pontegara. per L. 3426.
1585, 12 luglio. Ippolita del fu Dionisio Zani, vedova del fu Nicolò Cavallina, dona ai Gesuiti una casa in Cartoleria Vecchia. Confina la via pubblica a mattina, la chiavica a sera, i Bianchi a mezzodì, e i Conti a tramontana. Rogito Gio. Giacomo Vincenzi.
1595, 20 marzo. Il predetto collegio affittò questo stabile alla contessa Artemisia del fu Gual!erotto Bianchi, vedova di Bartolomeo Rossi, poi moglie di Tommaso del fu Antonio Magnani.
1610. La detta casa era di Girolamo del fu Alessandro Caprara. Confina la via a levante, la chiavica a sera, e Marcantonio Conti a tramontana.
1617, 26 maggio. Fu rinnovata la locazione a Taddeo figlio naturale del senatore Annibale Bianchi erede della suddetta Artemisia, legittimato li 11 agosto 1600. Rogito Grimaldo Peirani. Questo Taddeo con Galeazzo Campagna fu erede di Giuseppe Seccadenari in causa di Vittoria del fu Nicolò Seccadenari di lui moglie, per cui ebbe la casa grande antica Seccadenari in Strada S. Stefano nell’angolo della via dei Coltelli. Questa casa aveva piedi 68 di fronte, stalla, teggia, e rimessa, in confine di Gio. Vincenzo e Gio. Antonio fratelli Bianchi, e di Giacomo Riva. Dopo lunga lite i confratelli di Messer Gesù Cristo la cedettero in permuta al conte Annibale e fratelli Bianchi li 15 novembre 1665. Rogito Gio. Cattanei.
1717, 20 febbraio. Concessione ai Gesuiti di instituire le scuole di grammatica, umanità e rettorica in Cartoleria Vecchia cominciando dal nuovo portico del Collegio di S. Luigi, e chiudendo al vecchio e antico portico lungo pertiche 15, piedi 1 e oncie 11, e cioè fino alla porta che serve alle altre casuccie dei detti Padri.