Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Li 10 dicembre 1490 Matteo del fu Tito Prendiparte compra da Bartolomea del fu Eugenio Vasselli, moglie di Antonio Giavarina, erede della fu Mattea del fu Antonio Marangoni, il qual Marangoni fu erede di Gasparo cartolaro, due case unite con orto sotto S. Biagio sul suolo di S. Stefano in Cartoleria Nuova, a cui pagano soldi 25 d’annuo canone. Confina Bonizzo cartolaro di dietro, il compratore, Matteo Mellini, ovvero gli eredi del fu Tommaso Fagnani, per L. 160. Rogito Bartolomeo Rani.
1524, 23 febbraio. Testamento di Antonia Prendiparte Seccadenari, col quale lascia eredi Girolamo e Sebastiano del fu Francesco Verardini di lei nipoti.
1524, 28 ottobre. Arrogazione fatta da Tommaso del fu Matteo dell’antichissima famiglia Prendiparte, di Sebastiano Verardino pupillo ad uno dei di lui due nipoti ex filio. in proprio figlio, stante la deficienza della linea mascolina dei Prendiparte e l’età settuagenaria ed infermiccia tanto di lui che della moglie. Rogito Paolo Zani. Questo atto fu approvato con decreto Antonio Maria Campeggi.
1525, 29 dicembre. Testamento del detto Tommaso di Matteo Prendiparte. Lasciò eredi usufruttuarii Flora sua moglie, Sebastiano del fu Francesco Verardino suo nipote figlio di Camilla sua figlia, e suo addottivo, ed Antonia, altra figlia del testatore, quando che restasse vedova di Antonio Seccadenari suo marito. In quanto poi alla proprietà, costituisce erede universale detto Sebastiano suo nipote, e figlio addottivo, coll’obbligo di assumere il cognome Prendiparte, e con la caducità in caso della innosservanza di questa sua volontà. Rogito Paolo Zani. Un Aldrobandino Prendiparte aveva beni nell’ isola di Reno nel 1225.
1548, 19 marzo. Casa del fu Tommaso Prendiparte, che anticamente erano due, e forse tre, con orto, sotto S. Biagio in Cartoleria Nuova. Confina gli eredi di Matteo Mellini alias Macchiavelli, poi Rinaldo Duglioli, gli eredi di Gio. Battista di Nicolò Baldo, poscia Gio. Pietro Galli muratore, e i successori del fu Francesco da Fagnano. Rogito Guglielmo Dondini.
1578, 22 febbraio. Casa di Tommaso del fu Sebastiano Prendiparte Verardini, sotto S. Biagio in Cartoleria Nuova. Confina a sera la via pubblica, Albino Duglioli di sotto, a settentrione (N. 601), i Galli di sopra, (N. 603) a mezzodì, i Cristiani a mattina, ossia di dietro; paga soldi 34, 8. Rogito Angelo Michele del fu Lodovico Barbari.
Francesco della Muzza compra da Andrea e Fabio Verardini una casa e casette unite poste sotto S. Biagio in Cartoleria Nuova, per L. 9500. Rogito Francesco Boninsegna e Gio. Ricci, del primo luglio 1631.
1692, 8 maggio. Francesco e Giuseppe Muzza vendono la suddetta casa ad Antonio e fratelli Fattini già gessaroli, per L. 1400. Confina a mezzodì gli Sforza, a settentrione gli eredi Scarfaglia, e di dietro mediante chiavica gli Sforza, e rispettivamente S. Petronio Vecchio. Rogito Gio. Battista de Maria. L’ ultimo dei Zannini fu Angelo Maria morto li 27 dicembre 1745, con testamento del 5 marzo 1745, nel quale dispone della sua eredità a favore dell’ avvocato degli anziani in carica nel bimestre in cui seguirà la sua morte, o di quello del susseguente bimestre, quante volte per l’ altro non si potessero verificare certe condizioni da lui prescritte, fra le quali quella che non fosse nobile, o che discendesse da persone illegittime. Era giudice degli Anziani l’avvocato Lorenzo Piella figlio del dott. Paolo Piella conte, ma bastardo di un computista dell’ ospedale della Vita, per cui fu ottenuta l’ eredità dal giudice del primo bimestre 1746, e cioè dall’ avv. Arnoaldi.
1754, 22 aprile. L’ avv. Giacomo di Camillo Arnoaldi Velli vende a Pellico Zani orefice, una casa nobile con stalla, rimessa, in Cartoleria Nuova, sotto S. Biagio. Confina a levante ed a mezzodì con Stefano Bolognini successore Sforza, a settentrione in parte le suore di S. Bernardino, ed in parte la strada di S. Petronio vecchio, per L. 11800. Rogito Aurelio Brusa. Passò a Francesco Brunenti che l’acquistò dai creditori di Girolamo Zani, e che li 29 marzo 1805 la vendette al conte Valerio Dosi per L. 20000. Rogito Vasceri. Fu poi del dottor medico Santagata.