Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Questa casa fu lasciata con testamento da Tommaso Macchiavelli alla compagnia di S. Giobbe ed ai Padri della Misericordia. Era casa grande posta in Cartoleria Nuova, in confine di due casette in S. Petronio Vecchio, enfiteutiche di S. Stefano. Rogito Girolamo Castellani delli 18 agosto 1517. Fu poi di Francesco Cristiani, poscia di Francesco Tacconi, indi dei Cagnolati, ed Anna Gagnolati la vendette ai Galli detti Bibiena (1). Qui vi morì il celebre pittore Francesco li 31 gennaio 1734. Fu poi acquistata cogli annessi dall’ avv. Giacomo Pistorini consultore del Senato. che la risarcì internamente con molta spesa. I di lui eredi e fratelli la vendettero a Luigi Tomba, dai cui successori fu poi posseduta.
1517 18 agosto. Tadea di Lorenzo Tessuti vedova di Tommaso Macchiavelli ora moglie di Giovanni Francesco Macchiavelli da una parte , e li PP della Misericordia e l’Ospitale di S. Giobbe quali eredi di Tommaso Macchiavelli dall’altra transigono sopra alcune case poste sotto S. Biagio in Cartoleria Nova ed in S. Petronio Vecchio. Tadea e Giovanni Francesco cedono ai detti eredi una casa grande in Cartoleria in confine di due casette di questa ragione, l’una in Cartoleria e l’altra in S. Petronio Vecchio enfitotiche dell’Abbazia di S. Stefano. Rogito Girolamo Castellani.