Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Con i suddetti acquisti e con altri, che per brevità si tacciono, formarono gli Agostiniani il loro vasto convento e lo contornarono dalla parte della via delle Campane, e di quella di strada S. Vitale di case che si affittavano ad inquilini. Questo spazio era intersecato da diverse strade ricordate dai rogiti delle compre, come l’androna dei Bagnaroli che probabilmente cominciava dalla via delle Campane e certamente terminava in quella del Paradiso.
La via del Paradiso, detta anche del Gorgadello, ricordata nel 1326, e che nel 1335 si dà posta parte sotto S. Vitale e parte sotto S. Cecilia, e che si continua a nominare anche del 1552 forse perchè non del tutto chiusa, cominciava in istrada S. Vitale dove è il portone delle carra del convento di S. Giacomo in confine delle suore di S. Vitale, e terminava in istrada S. Donato ove ora si trova il campanile di S. Cecilia.
La strada che viene dal Paradiso. di cui non si ha altra denominazione, era una via che spiccavasi da detta via del Paradiso e terminava nella fossa, e cioè nei Pelacani. Quella detta androna dei Bagnaroli è a credersi che dalle via delle Campane terminasse in quella del Paradiso o Gorgadello.
La via del Cortile è forse la stessa che si diceva anche Sotto le Volte. Di questa non si può indicar altro se non che si trovasse tra l’androna dei Bagnaroli, e quella di strada S. Vitale.
Del 1530 sotto li 17 giugno si trova notato certa via degli Urbari sotto S. Vitale, di un contratto d’enfiteusi di una casa degli Eremitani confinata da tre lati con altri beni del convento, e colla detta via degli Urbari. Questa via non può essere che una porzione della via del Cortile, o di quella detta dalle Volte, che doveva cominciare con Strada S. Vitale.