Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La casa nell’ angolo della via Calcavinazzi e dei Vetturini era di Cattina moglie di Andriuzzo Donzelli, che la donò li 30 dicembre 1450 a frate Nicolò di lei nipote servita professo in S. Giuseppe di Galliera. Rogito Matteo Caprara, nel quale si qualifica per casa grande sotto S. Sebastiano in via Calcavinazzi. Consta dall’inventario legale dell’ eredità di Pietro Maria del fu Gio. Battista che la sua casa era sotto la parrocchia di S. Sebastiano rimpetto all’osteria degli Angeli (Vedi via Vetturini N. 89) in confine di Giulio Fondazza, di Andrea Raigosa e della casa nuova di Mezzovillani, la qual casa nuova (poi osteria dell’ Aquila Nera) è in Calcavinazzi. Il detto Pietro, ultimo della sua famiglia, morì in questo stabile, e fu suo erede Filippo Macchiavelli marito di Elena sorella di detto Mazzovillani. I Mezzovillani discendevano da Mezzovillani Bonzagni figlio di Rolandino lanarolo, ed ebbero illustri parentele e molte ricchezze.
1569, 11 ottobre. Filippo Macchiavelli erede di Pietro Maria Mezzovillani, dà in permuta a Bartolomeo di Gio. Battista Gandini una casa con sei botteghe sotto San Sebastiano in via Nuova. Confina coi Calcavinazzi ed un forno che poi fu di Nicolò Cavazzoni, il tutto valutato L. 7600. Rogito Girolamo Leoni ed Andrea Mamellini.
1627. Dondini fu erede dei Macchiavelli, e di questi, Vincenzo Mamellini, come da rogito Pellegrino Aretusi.
1716. Spettava in tale anno all’eredità Carrati, e Sighicelli.
Nel 1681 in questa casa vi era il dazio delle Feste e Brazzadelle così chiamate a quei tempi.
1746, 19 giugno. Fu data facoltà agli assunti di sgravamento, di vendere a Gioseffo Maria Calvi una casa in Calcavinazzi, presso l’osteria dell’ Aquila Nera per L. 3000.